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Milano, bloccato un anziano che cercava di entrare al Trivulzio: “Voglio salvare mia moglie”

È dovuta intervenire la polizia per calmare un anziano che cercava di entrare al Pio Albergo Trivulzio, la casa di riposo di Milano al centro di un’inchiesta per le morti sospette legate al coronavirus. L’uomo voleva “salvare” sua moglie, che non vedeva dall’inizio di marzo, ed era terrorizzato dalle notizie del contagio dilagante all’interno della struttura. Gli agenti sono riusciti a calmarlo e accompagnarlo a casa.
A cura di Simone Gorla
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Un anziano è entrato senza permesso al Pio Albergo Trivulzio, la storica casa di riposo milanese finita al centro di un'inchiesta per decine di morti sospette legate al coronavirus. Quando gli inservienti lo hanno bloccato si è agitato e ha dato in escandescenze dicendo che voleva "salvare" sua moglie, ricoverata all'interno della Rsa, che non vedeva dall'inizio di marzo. L'iuomo era terrorizzato dalle notizie ricevute sul contagio dilagante del covid-19 all'interno della struttura e voleva mettere in salvo la consorte a tutti costi.

Anziano fa irruzione al Pio Albergo Trivulzio, interviene la polizia

Il suo tentativo è stato fermato perché, a causa delle norme di contenimento della pandemia, le visite dall'esterno sono vietate nella struttura, anche quelle da parte dei parenti. Quando si è accorto che non lo avrebbero fatto entrare, l'uomo ha insistito e ha preteso di vedere la moglie. Per calmarlo è stato necessario l'intervento della polizia. Sul posto sono state inviate tre volanti del commissariato Porta Genova e gli agenti sono riusciti a calmarlo.

Le indagini sui decine di morti sospette

L'inchiesta su quanto avvenuto al Pio Albergo Trivulzio è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, e dai pubblici ministeri Mauro Clerici e Francesco De Tommasi. Gli indagati sono il direttore generale della struttura Giuseppe Calicchio e lo stesso ente. Medici e infermieri della struttura che avevano denunciato irregolarità sono stati sentiti dagli inquirenti. Tra i fatti contestati, il mancato rispetto di alcune procedure avrebbe favorito la diffusione del contagio e causato un elevato numero di decessi.

Sala: Serve un piano per la sicurezza

Oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto un piano per la messa in sicurezza del Trivulzio. "Serve che i vertici del Pat, Ats, tutti quanti siano molto trasparenti rispetto a chi indaga. A oggi ci sono 700 degenti lì, necessariamente sono in una condizione di sicurezza che non è ideale – ha spiegato il primo cittadino -. Chiedo un piano che permetta di dire alle famiglie ‘a queste condizioni, con questi finanziamenti, state tranquilli che la situazione è tornata sotto controllo'".

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