Milano, black-out di 4 ore al carcere Beccaria: un topo ha mangiato i fili elettrici
Sono rimasti al buio per oltre quattro ore i giovani detenuti del carcere Beccaria di Milano. Il motivo? Un topo avrebbe mangiato i fili elettrici, provocando così un temporaneo black-out. È successo nella mattinata di ieri, lunedì 28 agosto, e ha coinvolto non solo l'istituto penitenziario di via Bisceglie ma anche la caserma degli agenti di via Calchi Taeggi. Nessun sovraccarico della rete, dunque, né problemi tecnici. Pare che il roditore, dopo essere penetrato nella cabina elettrica, abbia iniziato a rosicare i fili che ha trovato. "Da mesi denunciamo la situazione di emergenza medico-sanitaria che affligge il Beccaria – ha denunciato Giuseppe Merola, segretario regionale del sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria -. Questo è solo l'ultimo, incredibile episodio accaduto negli ultimi mesi. In questo istituto vivono ormai colonie di animali che hanno trovato il loro habitat ideale, a causa dei rifiuti che spesso i reclusi gettano dalle finestre e delle pessime condizioni sanitarie in cui versa la struttura".
Dietro questo episodio ci sarebbe, dunque, una vera e propria emergenza. Per non parlare dei numerosi disservizi causati dal black-out, con agenti e detenuti costretti a ad affrontare l'afa e il caldo torrido senza alcun ventilatore, mentre altre difficoltà sono state registrate nella mensa del carcere minorile, finché non è stata ripristinata la fornitura di energia elettrica. Per altro, non è la prima volta che si vedono topi aggirarsi indisturbati nella struttura. "La situazione è grave da gennaio di quest'anno – ha continuato il segretario -, nei mesi scorsi sono stati avvistati dei roditori di grosse dimensioni non solo nelle aree all'aperto ma anche all'interno, nell'ufficio del capoposto e in quello del comandante. È solo fortuna se nessuno è stato ancora morso".
Da qui, l'appello al sindaco Giuseppe Sala. "In quanto autorità sanitaria locale – ha concluso Merola – deve intervenire con urgenza perché sia garantito il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza dell’istituto penale dove vivono reclusi minorenni e lavorano agenti. Chiederemo anche nuove ispezioni sanitarie all'ex Asl nonché l’intervento dei Nas dei carabinieri se il problema non si dovesse risolvere a breve". La speranza degli agenti è anche che venga inaugurato a breve un nuovo padiglione in modo da garantire ai detenuti condizioni di vita più dignitose.