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Milano, assessore leghista boccia rassegna teatrale gay: “Plagia i bambini”

L’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Cristina Cappellini, della Lega Nord, ha così dichiarato nel merito di una rassegna teatrale omosessuale, organizzata dal Teatro Filodrammatici di Milano. Immediate le polemiche…
A cura di Federica Gullace
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Sembrano proprio non essere andate giù a molti le parole dell'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Cristina Cappellini, della Lega Nord, che, parlando di una rassegna teatrale omosessuale organizzata dal Teatro Filodrammatici di Milano e in programma in questi giorni, ha così dichiarato: "Non posso che prendere le distanze da spettacoli che, sotto mentite spoglie, fanno passare un certo tipo di mentalità nelle menti dei più piccoli. La famiglia è una sola, quella naturale composta da una mamma e da un papà. Questa è la posizione chiara e netta di Regione Lombardia".
La Cappellini ha espresso in modo chiaro la sua posizione dichiarandosi assolutamente contrariata a queste iniziative, che a parer suo avrebbero il potere di plagiare i più piccoli. Ma non solo, l'assessore avrebbe poi invitato i genitori a valutare la presenza dei loro figli a spettacoli di questo genere, che potrebbero condizionare i più piccoli, imponendo loro un modello di società alternativo a quello tradizionale.

L’assessore, inoltre, ha anche polemizzato in merito ad un presunto sostegno che la Regione Lombardia avrebbe dedicato alla rassegna: “L'amministrazione non ha dato contributi economici a questa o simili iniziative. Il patrocinio gratuito della Regione non è stato dato al festival, bensì all'intera stagione del Teatro Filodrammatici. Voglio anche precisare che nella richiesta presentata dai promotori non veniva specificato che ci sarebbero stati spettacoli in cui venivano coinvolti bambini e adolescenti sul tema dell'omosessualità".
L’assessore Cappellini ha infine concluso, ricordano che la sua assenza alla conferenza stampa di presentazione del festival, abbia rappresentato la sua posizione in merito alla scelta del Comune di Milano di sostenere l’iniziativa, soprattutto dal punto di vista economico.

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