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Milano, all’asta 5 spazi commerciali: dal 2012 sono 70 le attività nate nei locali comunali

Dal Comune un nuovo bando per assegnare cinque spazi commerciali in diverse zone della città. L’assessore Benelli: “Un’opportunità importante per creare o rilanciare attività commerciali”.
A cura di Federica Gullace
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Da Palazzo Marino arriva un nuovo bando per assegnare cinque spazi commerciali in diverse zone della città. Si tratta di unità immobiliari in via Albertolli, via Bergamini, via Borsieri, viale Lombardia, e via Ortica, per un totale di 860 metri quadri. Tutti i locali dovranno avere destinazione commerciale o ad uso uffici, ad eccezione delle attività di sexy shop, money transfer, phone center, sala giochi, centri massaggi, take away, kebabberie e centri scommesse. Nel bando rientrano inoltre anche sette box in via Mincio, con metrature variabili dai 14 ai 26 metri quadrati.

Daniela Benelli, assessore alla Casa e demanio, ha così dichiarato: "Gli spazi del Comune rappresentano un’opportunità importante per creare o rilanciare attività commerciali. I nostri canoni sono spesso più sostenibili rispetto a quelli del mercato privato e questo favorisce, soprattutto nelle periferie, la rinascita del negozio di vicinato e di quartiere. Inoltre, quando una gara con destinazione commerciale va deserta per due volte, destiniamo quello spazio alle associazioni, sempre attraverso il meccanismo dell’asta pubblica e con assegnazioni gratuite. Il nostro obiettivo è che ci siano sempre meno spazi vuoti in città: vogliamo che i locali del Comune siano considerati un bene strumentale per realizzare un progetto per tutti, piuttosto che luoghi chiusi al pubblico".

Tra le attività nate sartorie, laboratori e librerie

Sono all’incirca settanta le attività commerciali che negli ultimi tre anni sono nate nei locali di proprietà del Comune, o che apriranno al più presto, secondo l’esito dei ventidue bandi che l’Amministrazione ha aperto tra il 2012 e il 2014 per assegnare gli spazi vuoti e disponibili. Ad ogni modo la gran parte delle unità assegnate tratta attività alimentari, laboratori artigianali, sartoria, ferramenta, parrucchiera, agenzia immobiliare, ma non solo: ci sono anche cinque librerie, aperte grazie alla riduzione del canone di locazione del 40 per cento voluta dalla Giunta a sostegno del settore. Tutte le domande per la concessione dei 5 nuovi spazi dovranno essere presentate entro il 26 febbraio. Il giorno seguente saranno aperte le buste in seduta pubblica.

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