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Milano, agente della polizia penitenziaria si spara con la pistola d’ordinanza

La tragedia a Milano, dove un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di San Vittore si è ucciso sparandosi con la pistola d’ordinanza. “Era benvoluto da tutti, molto disponibile ed era sempre a disposizione degli altri”, ha spiegato Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il carcere di San Vittore a Milano.
Il carcere di San Vittore a Milano.

Un agente della polizia penitenziaria si è ucciso sparandosi un colpo con la propria pistola d'ordinanza a Milano. L'uomo, che aveva quarantuno anni ed era originario di Cagliari, era assistente capo in servizio nel carcere di San Vittore: lo ha comunicato il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

"Sembra davvero non avere fine il mal di vivere che caratterizza gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei quattro Corpi di Polizia dello Stato italiano", ha spiegato Donato Capece, segretario generale del Sappe, "L'uomo era benvoluto da tutti, molto disponibile ed era sempre a disposizione degli altri. Era in servizio al Nucleo delle Traduzioni ed era sempre solare. Per questo risulta ancora più incomprensibile il suo terribile gesto, tanto più se si pensa che era padre di due figlie".

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