Milano, affissioni elettorali abusive: multa di due milioni ai partiti
Multa salata per i candidati delle sezioni milanesi alle amministrative 2011 che sono ricorsi alle affissioni abusive in campagna elettorale. A distanza di tre anni, senza che potesse intervenire il fattore prescrizione a revocare il provvedimento in corso, i trasgressori si sono visti attribuire dall'amministrazione milanese un debito di circa due milioni. Aver usufruito di tabelloni pubblicitari per le affissioni elettorali senza autorizzazione costerà ai partiti, per l'esattezza, la cifra di 2.033.941,04 euro.
Le ingiunzioni di pagamento sono state firmate dal Direttore centrale per la Sicurezza Tullio Mastrangelo. Si tratta niente meno che di 4 mila verbali spediti agli allora candidati sindaci e candidati consiglieri per aver utilizzato gli spazi pubblicitari dei tabelloni stradali prima che questi venissero assegnati dal Comune. La violazione al regolamento riguarderebbe quindi i giorni immediatamente precedenti l'inizio della campagna. Tra i trasgressori c'è anche l'attuale sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che assicura: "Pagherò quanto mi è richiesto"
"Abbiamo mantenuto la promessa di riemettere in breve tempo – spiega l'assessore alla polizia locale Marco Granelli – le ordinanze relative alle ingiunzioni di pagamento per le irregolarità nella posa dei manifesti per le elezioni del 2011. In questo modo è stato evitato qualsiasi rischio di prescrizione. Si tratta di una cifra consistente, oltre due milioni di euro, e Milano su questo fronte e' assolutamente all'avanguardia in Italia".
Lo scorso marzo tuttavia, Edoardo Corci uno deicandidati, ha vinto il ricorso presso il giudice di Pace. A quel punto l'amministrazione ha dovuto rivedere tutti i i verbali per scongiurare il rischio che anche le altre ingiunzioni fossero a rischio di annullamento. Nei prossimi giorni altri soggetti dovranno essere ascoltati in merito ad altri 387 verbali. In caso di riscontro positivo la cifra complessiva potrebbe così arrivare a 2,2 milioni di euro.