Milano, abusi sessuali sulla figliastra di 12 anni, torture e botte alla compagna: arrestato 44enne
Ha abusato sessualmente della figliastra, una ragazzina all'epoca dei fatti solo 12enne, mentre picchiava ripetutamente la compagna, una donna di 41 anni, madre della bambina. Un uomo di 44 anni è stato arrestato a Milano con le accuse di maltrattamenti, violenza, lesioni e atti sessuali verso minori.
Abusi sulla figliastra di 12 anni e botte alla compagna: già processato e assolto per gli stessi reati
È stata proprio l'adolescente a trovare il coraggio di denunciare il patrigno per le violenze, avvenute nella casa della famiglia, che vive nel quartiere Comasina. Il 44enne ha alle spalle numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio, ma anche per minacce nei confronti di un giudice del tribunale di Milano. Lo avevano già processato e assolto per gli stessi reati un paio d'anni fa: all'epoca, infatti, le dichiarazioni della sua vittima, reticente a parlare, vennero ritenute confuse e inattendibili. Dopo l'iter giudiziario il suo comportamento non era cambiato. Dopo l'arresto è stato portato nel carcere milanese di San Vittore.
La ragazzina nascondeva i fratelli nell'armadio
Il 44enne è accusato anche di aver ripetutamente picchiato e maltrattato la sua compagna, che nel corso degli anni di violenze ha spesso ridotto male spaccandole costole, naso e milza. La ragazzina, oltre ad aver raccontato le attenzioni sessuali ricevute una notte dal compagno della madre, ha spiegato come spesso sia dovuta intervenire per proteggere i fratellini più piccoli, di 2 e 4 anni, dalle violenze dell'uomo che li disprezzava perché non erano figli suoi. La ragazza è stata più volte costretta a nascondere i bambini negli armadi della propria camera perché l'uomo, quando li sentiva piangere, per farli smettere, li metteva sotto la doccia fredda e poi li rimandava a letto ancora bagnati.
Neonato in astinenza da cannabinoidi
Gli assistenti sociali, che nel corso di quest'anno hanno sottratto i figli alle cure della madre perché ritenuta incapace di seguirli, hanno scoperto come il più piccolo, neonato di pochi mesi appena, soffrisse l'astinenza da stupefacenti: la madre, infatti, era stata costretta dal compagno ad assumere cannabinoidi durante il periodo della gravidanza.