Milano, a fuoco 16mila metri cubi di rifiuti speciali. E la ditta non aveva i permessi necessari
I capannoni di via Chiasserini, bruciati completamente ieri notte, dovevano essere vuoti. Perché l'azienda di stoccaggio di rifiuti Ipb Italia non aveva le autorizzazioni necessarie per lo stoccaggio di quei materiali andati in fumo. Gommapiuma, plastica e carta soprattutto, quasi 16mila metri cubi di rifiuti speciali in fiamme. Pochi giorni fa, dopo un sopralluogo da parte della Città metropolitana e della polizia, era stata inviata una segnalazione in procura, così ha riferito ai cronisti l'assessore lombardo Raffaele Cattaneo.
La combustione dei rifiuti stoccati, ha rassicurato comunque l'assessore, non comporterebbe "pericoli immediati per la salute, sempre che non cambino le condizioni meteorologiche". L'incendio non si risolverà "nel giro di poche ore", ma potranno servire almeno due giorni per riportare la situazione alla normalità. Intanto è stata costituita una task force con Regione, Città Metropolitana e Comune. "La Lombardia non è la terra dei fuochi, ma è anche vero che c'è un tema legato ad episodi che si stanno verificando con una frequenza maggiore e che ci preoccupano, ma dobbiamo ricordare che in Lombardia abbiamo oltre 3000 impianti autorizzati e gli incendi sono meno di 20 all'anno", ha detto ancora Cattaneo al termine del sopralluogo.