Milano, 29enne accusato di omicidio in Pakistan torna libero: in patria rischia la pena di morte
Un ragazzo di 29 anni originario del Pakistan, detenuto in Italia in attesa di estradizione, è stato rimesso in libertà dalla Corte d'appello di Milano. I giudici milanesi, secondo quanto riportato dal "Corriere della sera" che ha dato notizia della vicenda, hanno infatti ritenuto che il 29enne potesse rischiare la pena di morte se giudicato nel proprio Paese. Il 29enne si trovava in custodia cautelare con pesanti accuse a suo carico: il tentato omicidio della moglie, l'omicidio di un'amica della donna e il grave ferimento di una terza donna. Il Pakistan ha presentato richiesta di estradizione al nostro Paese, ma l'avvocato del 29enne aveva presentato una richiesta di scarcerazione per il suo assistito che è stata accolta dalla Corte d'appello.
Il 29enne potrebbe essere giudicato in Italia
La decisione della Corte d'appello non arriva inaspettata: le leggi vigenti nel nostro Paese vietano infatti l'estradizione di un cittadino straniero nel proprio Paese qualora lì sia in vigore la pena di morte. Adesso le sorti giudiziarie del 29enne sono legate al ministero della Giustizia, che potrebbe chiedere al Pakistan che l'uomo venga processato nella Penisola. Il 29enne è però al momento tornato in libertà e potrebbe anche rendersi irreperibile. Quando era stato fermato, lo scorso 20 giugno, il ragazzo era infatti diretto in Serbia, dopo aver fatto uno scalo a Dubai.