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Milano, 17enne accusato di rapina evade dal carcere minorile Beccaria

Un ragazzo di 17 anni, di nazionalità albanese, domenica mattina è evaso dal carcere minorile Beccaria di Milano, dov’era recluso perché accusato di una rapina. La denuncia del Sappe: “L’unica telecamera che avrebbe potuto riprendere la fuga era disattivata, c’è carenza cronica di personale”.
A cura di F.L.
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(Archivio)
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Un'evasione in piena regola, scavalcando il muro di cinta della prigione. Protagonista un giovane albanese di 17 anni, detenuto all'interno del carcere minorile Beccaria di Milano perché accusato di aver commesso una rapina. La notizia dell'evasione è stata comunicata dal Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha spiegato che il detenuto è evaso alle 9.30 di domenica mattina durante l'ora d'aria trascorsa con gli altri detenuti della sua sezione.

La telecamera fuori dalle mura del carcere era disattivata

A rendere ancora più grave l'episodio ci sarebbe anche un elemento: "L’unica telecamera che avrebbe potuto inquadrare l’effettiva fuga al di fuori delle mura – spiega Capece – cioè quella del cancello d’ingresso era disattivata da tempo". L'episodio dell'evasione, dunque, di per sé da stigmatizzare, sottolinea anche tutte le carenze del sistema carcerario italiano in termini di risorse e personale. Il sindacato Sappe, spiega la nota del suo segretario generale, denuncia ormai da tempo "la carenza cronica di personale di Polizia Penitenziaria che non permette di presidiare tutti gli spazi" e il contemporaneo protrarsi dei lavori di ristrutturazione del carcere minorile Beccaria: "Le denunce del Sappe sono rimaste colpevolmente inascoltate".

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