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Milano, 15enne colpito durante partita di calcio: frattura di rotula e femore e legamenti lesionati

Un brutto fallo subìto sul campo dell’Ausonia costringe un ragazzino di 15 anni in un letto d’ospedale. Il giovane calciatore del Cimiano ha infatti rimediato la frattura della rotula, del femore e la lesione dei legamenti a seguito di uno scontro di gioco per cui ora la madre chiede giustizia. Ma nessuno sembra aver visto o ripreso nulla. La versione ufficiale parla di “fallo qualsiasi”.
A cura di Filippo M. Capra
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Frattura della rotula e del femore e lesione dei legamenti. È questo il risultato della risonanza magnetica fatta a un ragazzino di 15 anni arrivato in ospedale dopo un partita di calcio tra il Cimiano, squadra in cui milita, e l'Ausonia, compagine di Peschiera Borromeo (Milano) della categoria Under 16. Un infortunio grave, di quelli che – a detta di un medico che ha consultato il referto – si patiscono durante gli incidenti e non su un campo di calcio. Per questo i genitori del ragazzo non accettano la versione ufficiale della squadra Ausonia: non è un semplice fallo di gioco.

Il brutto fallo che la famiglia reputa un'aggressione

La storia – raccontata dal "Corriere della sera" – risale a sabato 15 febbraio quando il Cimiano ha giocato sul campo dell'Ausonia. Lo scontro di gioco in questione risale al primo tempo: il giocatore rivale lo colpisce e viene espulso per somma di ammonizioni. Il secondo tempo, però, l'attenzione della madre del giovane calciatore è tutta per il pubblico sugli spalti. Vuole sapere se qualcuno ha visto o registrato video che immortalino il momento del fallo. Ma nessuno ha niente e quindi il match, terminato 3-1 per il Cimiano, finisce e le squadre rientrano negli spogliatoi. Sarebbe proprio lì che un uomo dello staff medico della società del figlio direbbe alla madre di portarlo al pronto soccorso perché il ginocchio del ragazzo si sta gonfiando troppo. Arrivati al San Raffaele, la scoperta: il 15enne ha subìto lesioni gravi che necessiteranno diverse operazioni chirurgiche e un lungo periodo di riabilitazione. Motivo per cui l'atto viene reputato un'aggressione e non un semplice fallo di gioco.

La madre alla ricerca della verità ma non sembrano esserci video dell'accaduto

A quel punto la madre, secondo cui il figlio avrebbe fatto un dribbling normalissimo scatenando l'ira dell'avversario, è tornata a chiedere spiegazioni alla società dell'Ausonia senza riceverne. La squadra di Peschiera, però, avrebbe confermato al Corriere che si è trattato di un normalissimo scontro di gioco, tanto da indurre l'arbitro a tirare fuori il cartellino giallo e non rosso. L'Ausonia si sarebbe poi detta anche dispiaciuta per l'accaduto, sottolineando che il proprio giocatore a fine partita ha chiesto scusa per quanto successo. Non contenta, però, della versione ufficiale del club rivale, la donna avrebbe assunto un legale cercando di ricontattare l'Ausonia dopo esser venuta a conoscenza della presenza di un video. Anche in questo caso, però, non avrebbe avuto fortuna: i video vengono girati di tanto in tanto e solo per le partite importanti. Cosa che evidentemente non era accaduta nel match contro il Cimiano.

Ragazzino preso in giro: Vada a fare danza se non vuole farsi male

Il tentativo estremo di carpire qualche informazione in più, la madre del 15enne ora in un letto d'ospedale l'ha fatto martedì sera, il 18 febbraio. Recandosi nuovamente al campo d'allenamento dell'Ausonia, ha distribuito dei volantini in cerca della verità e cercando di smuovere qualcosa nei piccoli giocatori. Nei flyer distribuiti la donna chiede di essere contattata, certa che molti di loro abbiano visto cos'è successo. La reazione che scatena però è ilarità e fastidio. Alcuni, pare le abbiano detto di iscrivere il figlio a danza. Lei, invece, chiede solo giustizia.

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