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Milano, 130 famiglie rischiano di essere sfrattate per morosità incolpevole

A Milano 130 famiglie rischiano lo sfratto per morosità incolpevole: nessuno dei proprietari di appartamenti ha infatti aderito al canone concordato previsto dal decreto dell’ex ministro Lupi e adesso gli inquilini, dopo una prima proroga, rischiano di finire per strada.
A cura di F.L.
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Ritorna in tutta la sua criticità l'emergenza sfratti a Milano. Riguarda, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, 130 famiglie della città che non riescono ormai da tempo a pagare l'affitto delle abitazioni private in cui si trovano. Gli inquilini, ai quali era stato riconosciuto lo status di morosi incolpevoli, avevano ottenuto già mesi fa una prima proroga dello sfratto. Tempo che sarebbe dovuto servire per convincere i proprietari degli immobili ad aderire ai canoni concordati previsti dal fondo anti-morosità del decreto dell'ex ministro Maurizio Lupi.

Milano, 130 famiglie rischiano di essere sfrattate per morosità incolpevole

Il canone concordato non ha convinto però i proprietari delle case: nessuno ha accettato di convertire il vecchio contratto, né si sono trovate soluzioni alternative per gli inquilini. Per l'assessore alla Casa di Milano Daniela Benelli è anche colpa del decreto, che ha posto "regole troppo stringenti che non rassicurano i proprietari che, di conseguenza, non vogliono rischiare di accumulare altre perdite, oltre a quelle pregresse". Non sono bastati a convincere i proprietari gli incentivi previsti dal decreto (agevolazioni fiscali e cedolare secca), né il fondo di garanzia di 7 milioni complessivi, stanziati da governo, Comune e Regione Lombardia e gestiti dall'agenzia Milano Abitare.

L'Anci si sta muovendo per chiedere al governo di modificare il decreto prima che arrivi la nuova scadenza della proroga, e che le 130 famiglie possano correre il rischio di trovarsi per strada. Allo studio c'è anche la possibilità di riservare una quota delle case popolari per far fronte all'emergenza, ma ci vorrà del tempo: bisognerà infatti prima ristrutturare le abitazioni.

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