Migranti, Maroni: “Sindaci, rifiutatevi di prenderli. Multe a chi li accoglie”
“Ho deciso di scrivere una lettera ai Prefetti per diffidarli dal portare qui in Lombardia nuovi clandestini”. A parlare è il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nel corso di un intervento a Milano per il Premio Milano Produttiva 2015. Mentre continuano gli sbarchi in Sicilia – solo ieri sono state salvate più di 3mila persone – il Governatore della Lombardia chiude alla redistribuzione dei migranti sul territorio nazionale. “Ho deciso anche di scrivere ai sindaci per dirgli di rifiutarsi di prenderli, mentre ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali, come disincentivo, perché non devono farlo e chi lo fa, violando la legge, subirà questa conseguenza”, è la minaccia di Maroni. Il presidente lombardo cerca alleati e nei prossimi giorni incontrerà i suoi colleghi di Liguria e Veneto per studiare le prossime mosse: Voglio incontrare Toti e Zaia per fare fronte comune e assumere iniziative comuni”, ha concluso Maroni.
Maroni lancia le sue proposte su Twitter
Il governatore della Lombardia dopo il suo intervento ha deciso di chiedere il parere dei cittadini pubblicando sul suo profilo Twitter tre domande, relative ai provvedimenti che intende prendere: "I sindaci lombardi devono rifiutarsi di accogliere gli immigrati clandestini mandati da Roma", "Domani invio lettera ai Prefetti lombardi diffidandoli dal mandare immigrati clandestini in giro per la Lombardia" e infine "I sindaci lombardi devono rifiutarsi di accogliere clandestini mandati da Roma. Se li prendono taglio contributi regionali". Tutte le tre domande si concludono con un: "Siete d’accordo?", rivolto agli utenti del social network.
Toti: "Intervento di Maroni legittimo"
Su Toti, Maroni può già contare. In un’intervista a SkyTg24 il neo presidente della Liguria si è detto d’accordo con le idee del suo collega lombardo: “Non accoglieremo altri migranti come faranno Lombardia, Veneto e Val d’Aosta. L’intervento di Maroni è legittimo. Quello dei migranti è un problema che dovrebbe essere risolto a monte e invece viene scaricato a valle”, ha spiegato Toti. Dovrebbe arrivare anche il sostegno di Zaia, rieletto di nuovo alla regione Veneto, che comunque in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha già detto: “Non si fidano del governatore, che è un bieco leghista? Ascoltino i prefetti convinti che non ci siano spazi per l’accoglienza, ascoltino i sindaci di sinistra che si sono dimessi per protesta. In Veneto abbiamo 514mila immigrati regolari, pari a quasi l’undici per cento della popolazione. Di questi, 42mila non hanno un lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i più accoglienti. Basta”. Così il governatore del Veneto.
Salvini: "Chiudere l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati"
Intanto sul tema migranti è intervenuto anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: "Il Guardian lancia un allarme su più di 500mila arrivi, mentre l’Onu con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati dice di non ascoltare questi allarmismi. Io chiuderei questo ente inutile che non serve a un accidente, se non a Boldrini e ai suoi successori", ha detto il leader del Carroccio sempre su SkyTg 24, intervistato da Maria Latella. Salvini ha poi aggiunto: "Inizierei a smettere di pagare anche l’Ue che ci costa 16 miliardi e in cambio ci da poco o niente. Dunque Onu da verificare e Ue da mettere a stecchetto".
Unhcr su Mafia capitale: "Uso spregevole dei fondi"
Sulla questione migranti è intervenuto con una nota proprio l’Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), prendendo posizione sulle nuove vicende giudiziarie emerse dall'inchiesta su Mafia Capitale a Roma: "Esprimiamo forte preoccupazione per le gravi irregolarità nella gestione dei fondi destinati a migranti e richiedenti asilo sul territorio della capitale e in altre regioni italiane. Il prezzo di questo scandalo è pagato soprattutto da persone in fuga da guerre e persecuzioni, nei confronti delle quali esiste un obbligo legale e morale di assistenza e protezione". Laurens Jolles, delegato dell’Unhcr per il Sud Europa, ha sottolineato: "È spregevole che fondi destinati ai richiedenti asilo e ai rifugiati spesso solo in minima parte raggiungano i beneficiari. Abbiamo più volte denunciato l’inadeguata fornitura dei servizi previsti in alcuni centri, sottolineando l’importanza dei meccanismi di controllo e la necessità di fissare norme e regole più cogenti. Pensavamo che tali situazioni dipendessero da inadeguatezze a livello locale – dice Jolles -. È estremamente preoccupante apprendere che spesso dipendono da un sistema di corruzione ampio e strutturato".
Fassino: "Minacce Maroni inaccettabili e illegali"
Dopo le parole di Maroni sui migranti è intervenuto il sindaco di Torino Piero Fassino, presidente dell'Anci: "Non è nei poteri di un presidente di Regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro paese – ha detto Fassino -. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi".