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Meteo Lombardia, altro che freddo: per Coldiretti è la “primavera della merla”

Tra fine gennaio e inizio febbraio le temperature massime in pianura in Lombardia sfioreranno i 15 gradi. La denuncia di Coldiretti: le temperature troppo alte per il periodo lasciano presagire un’estate difficile per le scarse riserve idriche.
A cura di F.L.
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I "giorni della merla", quelli che tradizionalmente sono i più freddi dell'anno, sono un lontano ricordo per chi abita in Lombardia. Come spiega Coldiretti, infatti, tra fine gennaio e inizio febbraio le temperature massime in pianura sfioreranno i 15 gradi: "Altro che giorni della merla, questa è la ‘primavera della merla'". Leggende e tradizioni vogliono che gli ultimi tre giorni di gennaio (o gli ultimi due e il primo febbraio) siano considerati una specie di cartina di tornasole per la primavera: se sono freddi ci si deve attendere una primavera mite, se sono caldi invece una primavera in ritardo. Proprio quest'ultima è l'ipotesi che le rilevazioni dell'Arpa sembrano avvalorare: il 27 gennaio a Spinadesco (Cremona) sono stati registrati 14,4 gradi, mentre giovedì 28 gennaio il picco è stato raggiunto con i 13,5 gradi registrati a Valmadrera, in provincia di Lecco. Le previsioni per i prossimi giorni sembrano confermare questi valori, con temperature massime comprese tra i 12 e i 15 gradi.

Gli agricoltori lombardi preoccupati per le scarse riserve idriche

Una situazione meteo che, nonostante possa piacere ai più freddolosi, è molto preoccupante. Veniamo già da un anno, il 2015, che secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni unite è stato uno dei più caldi della storia recente. A questo si sono aggiunti due effetti collaterali: le scarse piogge e l'inquinamento atmosferico. Secondo un'analisi della Coldiretti su dati dell'Osservatorio Agroclimatico Mipaaf, in Lombardia a novembre le massime sono state di 2,3 gradi superiori alla media del periodo ed è caduto l'88,3 per cento in meno di acqua. Non è andato meglio a dicembre: 2,4 gradi in più rispetto alla media del periodo e il 91,5 per cento di piogge in meno. Risultato? "Le riserve idriche sono a quasi il 60 per cento in meno rispetto alla media del periodo 2006-2014", spiega Coldiretti, il cui presidente Ettore Prandini denuncia le sempre maggiori "preoccupazioni degli agricoltori per i prossimi mesi e per la stagione irrigua estiva".

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