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Mede, sbatte contro il palo mentre gioca a calcio: bambino di 7 anni in gravi condizioni

Paura a Mede, nel Pavese: un bambino di sette anni ha sbattuto la fronte con un palo di fello della porta mentre giocava a calcetto con altri ragazzini. L’impatto, tremendo, gli ha causato un trauma cranico e gli ha fatto perdere i sensi. Portato al Niguarda e sottoposto ad una Tac, il giovane non sarebbe in pericolo di vita.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Paura nel Pavese, dove un bambino di sette anni è finito ricoverato in gravi condizioni dopo aver battuto la testa contro il palo di una porta mentre giocava a calcio. E' accaduto su un campetto dell'oratorio di Mede, comune pavese della Lomellina a pochi passi dal Piemonte: il bambino, di soli sette anni, stava giocando con i propri amici quando improvvisamente ha sbattuto contro il palo di ferro della porta, in maniera molto violenta tanto da perdere i sensi. Tanta paura tra i presenti in campo e fuori dopo l'incidente: sul posto, i sanitari del 118 sono subito intervenuti per le cure del caso, per poi decidere di trasportare in elicottero il giovane all'ospedale Niguarda di Milano per le cure e gli accertamenti medici del caso.

Le condizioni del bambino sono ritenute gravi ma, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita. Stando a quanto trapelato finora, il bambino avrebbe subito un forte trauma cranico in seguito al violento impatto della fronte contro il palo di ferro della porta, che gli ha fatto perdere i sensi facendolo anche cadere per terra, spaventando a morte i presenti che hanno temuto per il peggio. Fortunatamente, grazie anche alla velocità dei soccorsi, non ci sarebbero stati ulteriori problemi per il giovane, che è stato poi sottoposto in serata ad una tac ed altri accertamenti clinici, dai quali sarebbe emerso che il piccolo sarebbe fuori pericolo, anche se resta sotto osservazione dei medici dell'ospedale Niguarda di Milano. Sulla vicenda stanno eseguendo gli accertamenti del caso i carabinieri locali: si tratta tuttavia di formalità di rito, visto che al momento non ci sono elementi che facciano pensare a dinamiche diverse da quella della semplice fatalità.

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