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Mattia Mingarelli, la morte del giovane scomparso è un mistero: spunta l’ipotesi omicidio

Continuano le indagini per stabilire la causa del decesso del 30enne trovato senza vita sulle montagne di Sondrio. Al momento gli investigatori hanno le bocche cucite: le ipotesi quindi sono un malore, un suicidio oppure un omicidio. Il legale della famiglia del giovane: “Aspettiamo l’autopsia, su come sia morto non sappiamo nulla”
A cura di Redazione Milano
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Continuano le indagini sulla morte di Mattia Mingarelli, il 30enne di Albavilla (Como) trovato senza vita il 24 dicembre in un bosco di Chiesa in Valmalenco (Sondrio), a poca distanza dal rifugio Barchi, dopo giorni di ricerche. Il giovane, rappresentante di commercio, era scomparso il 7 dicembre. La vigilia di Natale la notizia choc: un gruppo di sciatori ha avvistato a quota 1800 metri il suo cadavere nella zona sciistica dove per giorni sono andate avanti, senza successo, le ricerche.

Gli investigatori hanno le bocce cucite sulla causa del decesso: la salma è stata portata all'obitorio dell'ospedale di Sondrio dove sarà anche effettuata nei prossimi giorni l'autopsia disposta dal magistrato di turno. La morte di Mattia Mingarelli potrebbe essere stata una fatalità (una disgrazia durante una escursione oppure un malore). Ma al vaglio degli inquirenti – secondo quanto riportano agenzie di stampa – potrebbe anche esserci un'ipotesi di suicidio o di omicidio.

Tragedia, suicidio oppure omicidio?

La cosa che desta sospetto pare essere il fatto che il cadavere del giovane sia stato ritrovato per puro caso in una zona battuta negli ultimi giorni dalle persone che cercavano Mattia. Gli uomini del soccorso alpino, i militari del Sagf della guardia di finanza, i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile avrebbero perlustrato quella zona diverse volte, senza mai imbattersi nel corpo del 30enne. Nel corso delle ricerche – poi – sono anche stati utilizzati cani molecolari, molto utili in situazioni come queste per individuare le tracce delle persone scomparse.  Intanto i vigili del fuoco hanno presidiato con le forze dell'ordine la zona del ritrovamento per tutta la notte, Le indagini dei carabinieri proseguono per capire come possa essere morto Mattia.

Il legale della famiglia: "Aspettiamo l'autopsia"

«Su come sia morto Mattia non sappiamo nulla: si dovranno attendere gli esiti dell’autopsia – ha spiegato il legale della famiglia Stefania Amato – La vicenda, come bene sanno i giornalisti che si stanno occupando del caso, è gestita con estrema riservatezza dagli inquirenti e anche noi non siamo stati risparmiati da questo modo di condurre l’inchiesta nella massima segretezza».

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