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Marco, bergamasco trasferito a Palermo per essere curato, torna a casa: “Mi sento un sopravvissuto”

Marco, il cittadino bergamasco di 61 anni trasferito a Palermo da Bergamo per ricevere le cure necessarie al fine di curare l’infezione da Coronavirus che lo stava conducendo alla morte, è salvo e tra poco farà ritorno a casa. Il 61enne è uno dei due bergamaschi portati d’urgenza a Palermo con un volo militare lo scorso 13 aprile.
A cura di Filippo M. Capra
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Marco, il cittadino bergamasco di 61 anni trasferito a Palermo da Bergamo per ricevere le cure necessarie al fine di curare l'infezione da Coronavirus che lo stava conducendo alla morte, è salvo e tra poco farà ritorno a casa. Il 61enne è uno dei due bergamaschi portati d'urgenza a Palermo con un volo militare lo scorso 13 aprile.

Marco sarà trasferito a Milano: Sono un sopravvissuto

"Sono felice", ha detto, mentre si recava in ambulanza verso l'aeroporto di Palermo prima di imbarcarsi sul volo di ritorno per Milano, dove completerà il percorso riabilitativo. Marco ha poi raccontato di aver trovato persone che gli hanno voluto bene, amandolo e guarendolo. "Mi sento fortunato, un sopravvissuto", ha rivelato a Repubblica. Le dimissioni del 61enne sono arrivate questa mattina, mercoledì 29 aprile, dopo che il secondo tampone consecutivo era risultato negativo. A Palermo, Marco è stato seguito dall'equipe di Vincenzo Mazzarese che ha parlato dei due pazienti arrivati da Bergamo poco più di due settimane fa: "Entrambi sono arrivati con gravi insufficienze respiratorie", ha spiegato Mazzarese, aggiungendo che "dopo oltre un mese di assistenza ventilatoria sono tornati a respirare autonomamente". Mazzarese ha poi descritto la cura dei due pazienti come una "sfida nella sfida che abbiamo vinto e ci riempie di orgoglio". L'altro paziente ricoverato con Marco, Ettore, di 62 anni, ha già lasciato la città siciliana ma prima di farlo, ha promesso: "Mi tatuerò la Sicilia sul petto e tornerò con la mia famiglia nella terra che mi ha resuscitato".

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