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Mantova, senzatetto muore per assideramento: il cadavere martoriato dai topi

La scoperta in una fabbrica dismessa del mantovano: il corpo senza vita di un senza fissa dimora cinquantaduenne scoperto da un amico. Il cadavere era stato anche martoriato dai topi. Il cordoglio del sindaco Palazzi: “Sconforto e tanta amarezza”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Dramma a Mantova: un uomo di cinquantadue anni è stato ritrovato in una ex-fabbrica abbandonata privo di vita. Si tratta di un senza fissa dimora che da anni viveva nel mantovano: nessun segno di violenza sul corpo, che è risultato anche essere stato martoriato dai topi. L'uomo sarebbe morto già qualche giorno fa, a causa del freddo che in questi giorni si è abbattuto sull'Italia e sul mantovano.

A scoprire il corpo dell'uomo, risultato poi essere un tunisino di cinquantadue anni che da tempo viveva a Mantova, è stato un connazionale, che ha poi subito dato l'allarme. L'uomo aveva problemi di alcol ed era malato, tanto da essere seguito già da diverso tempo dai servizi sociali del Comune di Mantova, seppur tra mille difficoltà.

La morte pare risalisse già a qualche giorno fa, proprio all'interno della ex Ceramica, una fabbrica di Mantova oggi dismessa. Stando ai primi rilievi, non ci sarebbe traccia di violenza sul corpo, per cui prevale l'ipotesi che a stroncarlo sia stato l'enorme freddo che si è abbattuto sulla città in questa settimana, come nel resto d'Italia. A rendere difficile il tutto è lo stato del cadavere, che è risultato martoriato dai topi.

Il cordoglio del sindaco di Mantova

"Ieri sera purtroppo abbiamo trovato, all'interno dell'area privata dell'ex Ceramica, su segnalazione di un suo amico, il corpo senza vita di un uomo di 52 anni, di nazionalità tunisina", ha scritto Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, sul proprio profilo di Facebook, "Si chiamava Lazar. Mi sono recato ieri a tarda sera sul posto, dove già c'erano Carabinieri e Polizia Locale. Il decesso sembra essere avvenuto da alcuni giorni, le cause saranno verificate, potrebbe essere stato per il freddo o un malore. Più volte si era provato, anche nei mesi e settimane scorse, a convincerlo ad andare al dormitorio e assisterlo, era diabetico e aveva problemi di dipendenza da alcolismo", ha proseguito il sindaco, "Purtroppo senza successo. Anche ieri sera abbiamo accompagnato tre persone senza fissa dimora al dormitorio e in stazione, dove si è aperta la sala di attesa per queste notti. Continuiamo ogni sera e proveremo a rafforzare anche di giorno, con una unità mobile di strada, l'impegno ad assistere le persone che vivono in condizione di emarginazione. Proviamo sconforto e tanta amarezza per quello che è successo, ma voglio ringraziare i nostri operatori e tutti i volontari per l'impegno che ci stanno mettendo. Non perdetevi d’animo", ha concluso, "avete dato aiuto a tante persone. Attrezziamoci per fare di più, sappiamo che è difficilissimo evitare che possa succedere di nuovo, scoprire e aiutare chi trova riparo in zone private, cantieri o altro, ma deve essere il nostro obiettivo quotidiano".

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