Manerba, ritrovato il cadavere di un uomo nelle acque del lago di Garda: era scomparso da 48 ore
Il cadavere di un uomo è stato recuperato nelle acque del lago di Garda nella mattinata di oggi a Manerba. La vittima, un uomo di 63 anni, sarebbe morto per annegamento, almeno secondo una prima ipotesi avanzata sul posto dal personale sanitario giunto dopo la chiamata delle forze dell'ordine. A ritrovare il corpo senza vita lungo le sponde del lago, nelle acque antistanti la Rocca di Manerba, è stato un passante che ha allertato immediatamente i carabinieri della compagnia locale: sul posto sono intervenuto poi i militari della Guardia Costiera per recuperare il cadavere. Secondo quanto si apprende la vittima potrebbe essere un uomo residente a Bedizzole, del quale non si avevano più notizie da quasi due giorni: dopo un litigio con la moglie si era allontanato da casa senza farvi più ritorno.
A denunciarne la scomparsa era stata la sorella che aveva riferito tutto ai carabinieri. Sarà l'esame autoptico ora a confermare l'eventuale annegamento della vittima così come le sue generalità. Secondo una prima ipotesi avanzata dai carabinieri l'uomo potrebbe aver compiuto un gesto estremo, ma sulla vicenda indagano ora i carabinieri. Solo venerdì a Palazzolo, in provincia di Brescia, i vigili del fuoco avevano recuperato nelle acque del fiume Oglio un altro cadavere, appartenente a un uomo di 60 anni. A notare il corpo in acqua un gruppo di persone intente a passeggiare lungo il sentiero che costeggia il fiume. Sul posto si sono precipitati i carabinieri e la polizia locale insieme con i soccorritori del 118 allertati dai testimoni, che però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della vittima. Anche in quel caso l'ipotesi più probabile è che l'uomo abbia compiuto un gesto estremo.