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Maltrattamenti sugli animali, salvò un cane abbandonato: il Comune di Milano ottiene risarcimento

Il Comune di Milano ha salvato un cane abbandonato dal suo padrone e riceverà un risarcimento di 2200 euro. Lo ha deciso il giudice del Tribunale del capoluogo lombardo in una sentenza ‘pilota’ che ha ritenuto l’uomo responsabile di maltrattamenti sugli animali. Il cane è stato prelevato dalla sua abitazione e affidato ad un’altra persona.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto La Presse
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Sentenza ‘pilota' al Tribunale di Milano dove il giudice Mauro Gallina ha condannato il proprietario di un cane, a un'ammenda e per la prima volta ha riconosciuto un risarcimento all'amministrazione comunale, rappresentata dall'avvocato Marco Dal Toso. Il Comune del capoluogo lombardo infatti ha salvato e curato il cane e otterrà dall'ex proprietario una cifra di 2200 euro. L'uomo, ritenuto responsabile di maltrattamenti sugli animali, teneva il proprio cane, un lupo cecoslovacco, rinchiuso all'interno di un appartamento in uno stato terribile, lasciato senza acqua né cibo, in condizioni igieniche assenti, lasciando che camminasse e si sdraiasse tra escrementi e urina. Un gesto che è costato un processo penale al proprietario dell'animale, nel corso del quale, il Comune di Milano, ammesso come parte civile ha ottenuto un risarcimento, a carico del condannato, come "ente titolare di pubbliche funzioni in materia di convivenza tra uomo e animale".

La storia del cane lupo Randall, dimenticato dal suo padrone

La triste storia di Randall, un bellissimo esemplare di cane lupo cecoslovacco, abbandonato e dimenticato dal suo padrone, si è fortunatamente conclusa con il lieto fine, grazie all'intervento degli agenti della polizia locale che lo hanno prelevato dall'abitazione. Il Comune di Milano, che si è fatto carico dell'animale, per oltre 90 giorni, attraverso l'Ufficio tutela animali, ha rimesso in salute il cane e lo ha aiutato restandogli vicino e sostenendolo con corsi di riavvicinamento nel rapporto animale-uomo, dopo l'abbandono che aveva subito e lo stato in cui era stato lasciato. Il cane con la sentenza è stato poi tecnicamente confiscato e assegnato a una persona che per sette volte è andata ad incontrarlo nel canile.

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