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Malato di sclerosi multipla rapinato e strattonato alla stazione Centrale di Milano: è in coma

Un uomo di 47 anni, malato di sclerosi multipla, è stato rapinato alla stazione Centrale di Milano ed è caduto a terra, battendo la testa e finendo in coma. Solo dopo due giorni i famigliari sono riusciti a scoprire cos’era successo al loro caro, rimasto senza cellulare né documenti. Per la rapina è stato fermato un 32enne tunisino con precedenti e irregolare: l’uomo è accusato di lesioni gravi e rapine e, dopo la convalida del fermo, si trova in carcere.
A cura di Redazione Milano
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Un uomo di 47 anni, malato di sclerosi multipla, è stato rapinato alla stazione Centrale di Milano da un uomo che, nel corso della rapina, lo ha strattonato facendolo finire a terra. La vittima dell'aggressione ha battuto la testa ed è finita in coma: solo dopo quasi due giorni i famigliari sono riusciti a sapere cosa gli era accaduto. L'episodio risale allo scorso 25 agosto nello scalo ferroviario del capoluogo lombardo. Il 47enne era partito dalla Liguria ed era appena arrivato a Milano: un rapinatore lo ha spinto con violenza facendolo finire a terra, per prendergli il cellulare e il borsello con all'interno i documenti. Il 47enne ha perso i sensi ed è stato portato al Policlinico di Milano, dove è stato operato d'urgenza: per quasi 48 ore è stato impossibile identificarlo per via della mancanza di documenti e del cellulare. I famigliari, preoccupati perché il loro caro, al contrario di com'era solito fare, non aveva fornito loro informazioni sui suoi spostamenti, dopo circa due giorni sono riusciti a sapere dalle forze dell'ordine che il 118 aveva soccorso un uomo privo di documenti e cellulare trovato in gravi condizioni vicino alla stazione Centrale, all'angolo tra via Boscovich e via Pisani. Arrivati al Policlinico hanno scoperto che quella persona era proprio il loro caro.

Per la rapina lo scorso sabato è stato fermato dalla polizia un cittadino tunisino di 32 anni, in Italia da circa dieci anni ma irregolare. L'uomo, con precedenti per furto, ha provato a negare il suo coinvolgimento ma sarebbe stato incastrato da un testimone oculare. Il giudice per le indagini preliminari Anna Calabi, su richiesta del pubblico ministero Sergio Spadaro, ha convalidato il fermo e confermato il carcere per il 32enne, che deve rispondere di lesioni gravi e rapina.

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