Malasanità a Lodi: operaio risarcito con un milione e 677 mila euro

Verrà risarcito con un milione e 677 mila euro l'uomo rimasto invalido al 100 cento per cento per una emorragia cerebrale e una trombosi della coronaria destra causate da un errore medico. L’uomo, un operaio specializzato nato e residente a Lodi, sarà risarcito dall'Azienda ospedaliera della sua città, come disposto dal giudice Paola Belvedere: "Complicanze riconducibili a errata condotta assistenziale da parte dei cardiologi dell'ospedale", si legge nelle motivazioni del magistrato. L’operaio, a causa delle cure errate sarebbe caduto in una grave sindrome depressiva, dovuta soprattutto alla consapevolezza del proprio stato di salute e della grave compromissione dell'integrità della propria persona.
Risarciti anche moglie, figli e genitori dell'operaio
Il risarcimento per quell oche si configura come l'ennesimo caso di malasanità nel nostro Paese spetterà anche alla moglie e ai due figli per "l'intensa sofferenza dei familiari conviventi per la grave compromissione delle condizioni di salute del congiunto, lo stravolgimento delle abitudini del nucleo familiare, in quanto l'uomo ha sostanzialmente bisogno di essere seguito e aiutato in tutte le attività della vita quotidiana, con la conseguente, per lo meno parziale, rinuncia allo svolgimento di altre attività con evidente peggioramento della qualità della vita". Come riportato da Repubblica anche ai genitori dell'operaio spetteranno 70mila euro di risarcimento. Una somma minore, ma necessaria secondo il giudice Belvedere, considerata "l'età avanzata dei genitori che porta a ritenere che gli stessi ben poco potranno contribuire nella necessaria attività di aiuto e sostegno di cui il figlio ha bisogno. È comunque indubbio che le condizioni di salute del figlio abbiano provocato e continuino a provocare una grave sofferenza nei genitori anche in considerazione della giovane età del figlio al momento del fatto".