video suggerito
video suggerito

Madre e figlia di due anni precipitano dall’ottavo piano: la bimba sta meglio, andrà dal papà

Presto potrà uscire dall’ospedale la bambina di due anni precipitata insieme alla madre dall’ottavo piano di un palazzo di viale Regina Margherita a Milano. La donna di 43 anni si era lanciata nell’androne delle scale, pare per il timore che le venisse tolto l’affidamento della piccola. La bambina, sopravvissuta alla caduta, si è ripresa e sarà ora “collocata” con il padre sotto la supervisione dei servizi sociali. Secondo i giudici dei tribunale dei minori il suicidio della 43enne era “imprevisto e imprevedibile”.
A cura di Redazione Milano
166 CONDIVISIONI
Video thumbnail
(Il palazzo di viale Regina Margherita dove è avvenuta la tragedia. Foto: Simone Giancristofaro)
(Il palazzo di viale Regina Margherita dove è avvenuta la tragedia. Foto: Simone Giancristofaro)

Starà con il padre la bambina di due anni sopravvissuta dopo essere precipitata dall'ottavo piano di un palazzo in braccio alla madre, lo scorso 23 settembre a Milano. La donna di 43 anni si era lanciata con la bambina in braccio nell'androne delle scale di un palazzo di viale Regina Margherita. Un gesto estremo dovuto anche, a quanto emerso, al timore che autorità le togliessero la figlia.

Madre e figlia precipitano dall’ottavo piano: la piccola ora starà con il padre

La donna è morta sul colpo, mentre per bambina è stata soccorsa in gravi condizioni. Ora la piccola sta meglio, presto potrà uscire dall'ospedale, ed è stato deciso il suo "collocamento" presso il padre e l'affidamento ai servizi sociali nel Comune dove risiede il genitore. La decisione del Tribunale dei minori di Milano permetterà quindi alla piccola di restare con la famiglia.

I giudici: Suicidio della donna imprevedibile

I legali del padre della piccola chiedono intanto di fare chiarezza sulle presunte mancate tutele alla bimba, per capire se sia stata esposta a un pericolo dalla decisione di lasciarla con la madre. I giudici del tribunale per i minorenni nel provvedimento rilevano che il suicidio della donna era "imprevisto e imprevedibile" e spiegano che "la separazione della bambina dalla madre non solo avrebbe inciso negativamente sul legame di attaccamento" della piccola "alla figura materna", ma sarebbe stato anche "in contrasto con il percorso comunitario compiuto dalla signora, descritto come positivo".

166 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views