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Lombardia, niente diritto d’autore per eventi locali. Protesta la Siae: “Non è una tassa”

La Siae si scaglia contro il Pirellone, reo di aver abolito il diritto d’autore per manifestazioni organizzate a livello locale: “Il diritto d’autore non è una tassa – afferma la società che raggruppa autori ed editori in una nota – abolirlo penalizza gli autori e i lavoratori impiegati nell’arte”.
A cura di F.L.
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La Siae si scaglia contro il Consiglio regionale lombardo che ha abolito il pagamento dei diritti d'autore per manifestazioni locali. Per la Società italiana autori ed editori quella approvata dal Pirellone è "un'aggressione ai tanti autori e lavoratori dell'industria culturale, che in Italia vale 47 miliardi di euro l'anno". Al centro delle critiche da parte della Siae il fatto che il Consiglio consideri il diritto d'autore come una tassa. Secondo la società, invece, si tratta del giusto compenso che ogni autore, che vive come ogni altra persona del suo lavoro, riceve per l'utilizzo dell'opera da lui creata.

La Siae: "Penalizzati gli autori"

La mozione approvata dal Pirellone prevede l'abolizione delle tariffe Siae "per tutte le manifestazioni organizzate dalle amministrazioni locali e dalle associazioni senza scopo di lucro, nelle quali viene coinvolta la comunità locale". Ma la Siae in una nota sottolinea come, in convenzione con l'Anci, la società applichi già "tariffe particolarmente agevolate proprio per le manifestazioni gratuite e/o benefiche" e contribuisca spesso con risorse proprie a progetti importanti a livello sociale: "Con la sua delibera – conclude la Siae nella sua nota – il Consiglio regionale della Lombardia ha deciso di penalizzare gli autori e i lavoratori impiegati nell'arte, nella musica, nella creatività".

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