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Lombardia, la protesta degli ambulanti: “Abbiamo perso tutto, vogliamo solo lavorare”

Centinaia di venditori ambulanti si sono radunati di fronte a Palazzo Lombardia per protestare e chiedere aiuto per sopravvivere dopo tre mesi di inattività. “Vogliamo solo lavorare”, gridano i manifestanti, coordinati dalla Federazione Italiana Venditori Ambulanti. “Tutte le multinazionali sono aperte, noi come dobbiamo fare per sopravvivere?”
A cura di Redazione Milano
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"Io rispetto questa scelta, a livello sanitario posso anche condividerla, però nel frattempo non ho un lavoro, è questo il discorso". Si sono radunati in tanti, oltre cento persone, per protestare davanti a Palazzo Lombardia e chiedere di non essere dimenticati dalla politica. Sono i commercianti della Federazione Italiana Venditori Ambulanti, una delle categorie più duramente colpite dalle misure di contenimento del coronavirus che hanno fatto chiudere i mercati e bloccato le manifestazioni sociali e sportive dove molti di loro vendevano alimenti o gadget.

Lombardia, la protesta degli ambulanti davanti alla Regione

Gli ambulanti lamentano la mancanza di misure economiche e sociali a loro protezione, dopo questi mesi di lockdown. "Abbiamo perso il 100%, dove andiamo a mangiare con 600 euro?", chiede uno dei tanti protagonisti della protesta, che chiedono di poter Riprendere le attività al più presto. "Vogliamo solo lavorare", urlano. "Il Mc Donald ha aperto, tutte le multinazionali sono aperte, noi come dobbiamo fare per sopravvivere?", chiede un altro ambulante. "Sono senza soldi, ho bloccato il mutuo, ho le bollette da pagare", denuncia un venditore. La necessità di far rispettare le norme per il distanziamento sociale, mentre l'emergenza è tutt'altro che finita, soprattutto in Lombardia, rende particolarmente complicata la situazione di questi lavoratori.

Il dramma di chi lavora con le manifestazioni sportive: "Non sappiamo quando potremo lavorare"

"Ho un posteggio allo stadio e lavoro con le grandi manifestazioni sportive e con la Formula 1", racconta una manifestante, "e quindi ora siamo praticamente senza lavoro fino a non si sa quando, non abbiamo una data di scadenza". Altro motivo di protesta è la riapertura ancora molto limitata dei mercati settimanali. A Milano solo 26 mercati su 94 sono tornati a lavorare. "I bonus non sono arrivati a tutti", spiegano i rappresentanti della categoria, "non possiamo più stare in silenzio".

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