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Lombardia, la Lega vuole l’obbligo di seppellire i feti dopo l’aborto

La Lega ha presentato al Consiglio regionale della Lombardia un emendamento che chiede di reintrodurre l’obbligo di seppellire i feti anche al di sotto delle 28 settimane e anche se i genitori dovessero essere contrari. La norma era stata introdotta dall’ex governatore Formigoni ed era stata poi cancellata lo scorso febbraio. Adesso il dietrofront del Carroccio. Critico il Pd: “Emendamento ideologico, peggiorativo di una legge approvata solo 5 mesi fa che salvaguarda la volontà della donna”.
A cura di Redazione Milano
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In Lombardia potrebbe tornare a essere obbligatorio seppellire i feti dopo l'aborto. Una norma introdotta nel 2007 dall'allora governatore Roberto Formigoni e che era stata cancellata (all'unanimità) appena cinque mesi fa, lo scorso febbraio, dal Consiglio regionale, su proposta del Pd. Adesso però lo stesso Pirellone potrebbe reintrodurre quest'obbligo: stando a quanto riportato dal quotidiano "la Repubblica", mercoledì mattina è stato depositato in Consiglio un emendamento all'assestamento di bilancio nel quale si chiede una modifica alla legge di riforma dei servizi funerari, approvata appunto all'unanimità lo scorso 19 febbraio. L'emendamento, firmato da venti consiglieri della Lega, potrebbe portare al ripristino della vecchia legge: se fosse approvato le strutture sanitarie in cui vengono praticati gli aborti avrebbero l'obbligo di seppellire i feti anche al di sotto delle 28 settimane, anche se la donna che ha portato in grembo il feto fosse contraria o non lo chiedesse.

Critiche del Pd: Emendamento ideologico e peggiorativo

Si tratta di una materia molto controversa: c'è chi vede la sepoltura dei feti come un atto di civiltà e chi invece vi vede un tentativo, da parte delle cosiddette lobby pro-vita e antiaborto, di colpevolizzare le donne che scelgono di interrompere volontariamente le loro gravidanze e attentare in qualche modo alla loro libertà di scelta, garantita dalla legge. Dal Pd si sono levate critiche all'emendamento: "Quello della Lega è un emendamento ideologico, peggiorativo di una legge approvata solo 5 mesi fa, frutto di lunghi mesi di lavoro. Una legge che salvaguarda la volontà della donna – ha dichiarato la consigliera regionale del Pd Antonella Forattini -. La Lega vuole sconfessare un voto unanime. Noi voteremo no con convinzione. È difficile immaginare come i consiglieri della maggioranza possano accettare di sconfessare se stessi".

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