Lombardia come la Svizzera: Maroni pensa di sostituire le province con i cantoni
La Lombardia come la vicina Svizzera? Per il governatore Roberto Maroni ci si può pensare. Il presidente della Regione mercoledì ha affermato di voler istituire un comitato per le riforme che avrà il compito di ridisegnare gli attuali confini interni lombardi. L'obiettivo è passare dalle attuali dodici province a otto "cantoni", proprio sul modello elvetico. Il governatore le ha chiamate "zone di Area vasta", che dovrebbero semplificare il quadro amministrativo della regione andando a eliminare tutti i livelli intermedi rappresentanti ad esempio da Comunità montane o parchi.
Il Pd sta alla finestra, no del M5s
C'è già un modello da seguire: è quello delle otto aree omogenee individuate dalla nuova riforma del sistema socio-sanitario approvato dalla Lombardia. Non mancano certo gli ostacoli a quella che comunque finora è solo una proposta suggestiva e poco più: il principale sarebbe quello di ridisegnare sugli otto "cantoni" l'attuale legge elettorale, basata sulla suddivisione in 12 province.
Su una "riforma organica del sistema delle autonomie" si registra l'apertura del Pd, a patto che avvenga coinvolgendo le realtà territoriali e sfruttando quanto prevede la riforma della Costituzione approvata in prima lettura dal Parlamento. Netta la chiusura invece dei Cinque Stelle: "Non sappiamo se le Province saranno davvero cancellate che già sentiamo parlare la solita politica incapace di sbarazzarsi dalla logica dei carrozzoni amministrativi – ha detto il consigliere regionale del M5s Stefano Buffagni, che ha definito "baracconi" i cantoni ipotizzati da Maroni.