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Lombardia, aumentano gli incidenti sulle strade: “Prima causa di morte tra 14 e 20 anni”

Sono 1.335 le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali in Lombardia nel triennio 2015-17, tra cui ci sono 285 motociclisti. Un bilancio che continua ad aggravarsi, con costi sociali e sanitari stimati in 1,67 miliardi. Questi i dati forniti nel corso del convegno “Sicurezza stradale: prevenzione, salute e disabilità acquisita” che si è svolto oggi al Pirellone. Preoccupa soprattutto il numero di giovani e giovanissime vittime della strada: “Gi incidenti in moto e in auto sono la prima causa di morte fra i 14 e i 20 anni”.
A cura di Simone Gorla
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Immagini di repertorio
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Peggiora ancora il tragico bilancio dei morti sulle strade della Lombardia. Sono 1.335 le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali in regione nel triennio 2015-17. Tra questi ci sono 285 motociclisti, secondo i dati forniti dall'Istat, che certifica un aumento del 12 per cento rispetto alla precedente rilevazione. Il costo sociale e sanitario stimato è di 1,67 miliardi. I dati sono stati presentati nel convegno “Sicurezza stradale: prevenzione, salute e disabilità acquisita”, organizzato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale lombardo a Palazzo Pirelli.

A Milano e Sondrio il primato di incidenti mortali

Sono i motociclisti a pagare il prezzo più alto in caso di incidenti stradali. Milano e a Sondrio hanno il mesto primato degli incidenti mortali. Secondo questo trend, spiegano gli autori del rapporto, si può prevedere che gli incidenti in moto e in auto siano la prima causa di morte per i giovani fra i 14 e i 20 anni.

Altissimo costo sociale e sanitario

“Anche la giornata di oggi ci serve per individuare le best practise che ci consentano di fare prevenzione e ridurre i costi sociali dovuti alle conseguenze degli incidenti stradali” ha detto Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità. “Gli effetti degli incidenti hanno grande  rilevanza sanitaria, sociale ed anche economica. – ha detto il vice presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti – Oltre alle conseguenze deflagranti sulle esistenze individuali, bisogna considerare che un alto tasso di incidenti assorbe molte risorse del sistema sanitario, si pensi per esempio ai tempi lunghissimi di riabilitazione delle lesioni spinali. Per questo è necessario innanzitutto puntare sulla prevenzione, che passa anche attraverso la consapevolezza dei rischi.”

Hanno partecipato all’incontro l’Associazione italiana vittime della strada (con la Presidente Manuela Barbarossa, e il Vice Presidente Avvocato Giuseppe Bellanca) il Preside del Civico Polo Scolastico Manzoni di Milano Giuseppe Polistena , il Segretario di Enjoyski Sport Onlus Mauro Bernardi, il Vice Presidente dell’Associazione Condividere la Strada della Vita Antonio Savoldi e la Presidente per la Lombardia del Movimento Italiano Casalinghe MOICA Camilla Occhionorelli.

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