Lombardia, 86.091 casi di coronavirus e 15.737 morti: cala il rapporto tamponi-positivi
Ecco il bollettino dell'emergenza Coronavirus in Lombardia aggiornato a oggi, giovedì 21 maggio. Sono 86.091 i casi confermati di contagio dall'inizio dell'epidemia, in aumento di 316 unità rispetto a ieri quando erano 85.775. I tamponi effettuati sono 14.702, per un totale complessivo di 622.565. Il rapporto tra tamponi e nuovi positivi è 2,1%, il più basso dal 1 aprile. I lombardi attualmente positivi sono 26.715 (+44).
Rapporto tra positivi e tamponi al minimo dal 1 aprile
Diminuisce di 162 il numero dei pazienti ricoverati in ospedale, arrivato a 4.119, contro i 4.281 di ieri. Si riducono anche i letti occupati in terapia intensiva, ora 226 (meno 5). I guariti salgono di 207 in un giorno, arrivando a 43.649. Nelle ultime 24 ore sono decedute 65 persone, portando a 15.727 il conto dei decessi totali da inizio epidemia. "I dati sono positivi, in particolare quelli dei ricoveri in terapia intensiva, -5, e non in terapia intensiva, -162, e danno un segnale che stiamo andando verso quella famosa ‘uscita dal tunnel' che tutti aspettiamo e quindi la marcia va avanti", ha commentato l'assessore di Regione Lombardia alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato.
I contagi nelle province della Lombardia
La provincia più colpita della Lombardia è sempre quella di Milano, dove sono arrivati a 22.455 i casi accertati (+83), di cui 9.490 in città (+38). In provincia di Brescia i contagi sono 14.326 (+77), mentre a Bergamo sono 12.681 (+48). A Cremona i casi sono arrivati a 6.365 (+15), nella provincia di Monza Brianza 5.396 (+8), a Pavia 5.105 (+23), a Mantova 3.308 (+8), a Varese 3.423 (+10), a Como 3.678 (+18), a Lodi 3.387 (+7), a Lecco 2.700 (+9) e a Sondrio 1.404 (+21).
Fontana: No assembramenti per uno spritz, faremo più controlli
"Creare assembramenti intorno a uno spritz, però, non è buon senso. Incontrare gli amici, mantenendo il giusto distanziamento e con la mascherina lo è”. Dopo il sindaco di Milano, anche il governatore lombardo Attilio Fontana è tornato a chiedere più controlli nelle zone della movida dopo la riapertura dei locali. “Ai quattro ‘stupidotti’ che non stanno alle norme vigenti dico solo che vanificare gli sforzi compiuti fin qui è follia”, ha aggiunto.