Lombardia, 72.889 casi e 13.325 morti: forte calo dei decessi, a Milano il contagio torna a crescere
Il bollettino di oggi, domenica 26 aprile, sull'emergenza coronavirus in Lombardia. I casi ufficiali sono 72.889, in aumento di 920 rispetto ai 71.969 di ieri. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 8.481 (meno 8 rispetto a ieri, quando erano 8.489). Le persone nei reparti di terapia intensiva sono 706, in calo di 18 rispetto ai 724 di ieri. Il numero dei pazienti dimessi, che conta anche coloro che hanno effettuato almeno un passaggio in ospedale, aumenta e arriva a quota 47.062 contro i 46.172 di ieri. Si registrano purtroppo ancora molti decessi: le persone decedute per Covid-19 dall'inizio della pandemia sono 13.325 in aumento di 56 morti nelle ultime 24 ore. Non si registrava un incremento così basso delle vittime dall'inizio di marzo. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 337.797, con un incremento di rispetto a ieri di 10.857.
Coronavirus nelle province della Lombardia
La diffusione del virus rallenta in tutti i territori della Lombardia. La provincia di Milano resta la più colpita. I dati odierni lo confermano: i contagi accertati sono 18.371 (ieri erano 17.908), in aumento di 463, mentre Milano città conta 7.788 casi (più 241). A Brescia i casi sono 12.564 (+24), Bergamo con 11.113 (+66) e Cremona con 5.966 (+60). Nelle altre province la situazione è la seguente: Como 3.025 (+83), Varese 2.467 (+60), Monza 4.477 (+60), Lodi 2.926 (+23), Sondrio 1.132 (+2), Lecco 2.177 (+20), Mantova 3.105 (+23), Pavia 4.044 (+8).
Dal 29 aprile riaprono i mercati scoperti
Dalla prossima settimana in Lombardia riapriranno i mercati scoperti per la vendita di prodotti alimentari. Lo ha confermato con un post su Facebook il governatore Attilio Fontana. "L’avevamo promesso, l’abbiamo fatto: via libera ai mercati scoperti nei comuni lombardi, da mercoledì 29 aprile. Potranno esserci solo i prodotti alimentari, con regole precise per garantire la sicurezza di tutti. È un altro passo verso la ‘nuova normalità'". Il rispetto delle misure di sicurezza sarà garantito da un ‘covid manager'.