Lombardia, 65.381 casi di coronavirus e 12.050 morti: “Sempre meno pazienti in ospedale”
Il bollettino dell'emergenza coronavirus in Lombardia di oggi, sabato 18 aprile. Sono 65.381 i casi di contagio da covid-19 accertati, con un incremento di 1.246 rispetto a ieri. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 10.042, in calo di 585 rispetto al precedente aggiornamento. Scende ancora il numero delle persone curate in terapia intensiva: sono 947, in totale, in calo di 24 unità. Il numero dei dimessi arriva a quota 42.342 (più 1629). Il bilancio dei decessi sale a 12.050, con un aumento di 199 morti in 24 ore. In totale sono stati effettuati 255.331 tamponi (+11.818). "Numeri sono anche oggi un po’ migliori e la cosa ci rasserena molto. Il vicepresidente della Lombardia, Fabrizio Sala, ha commentato: "Il dato ci viene confermato anche dalle chiamate al 118: l'accesso agli ospedali cala sempre di più. Il dato dei decessi ci lascia sempre addolorati e ci fa dire che siamo ancora in emergenza. Per questo nella fase due i comportamenti e la collaborazione saranno di fondamentale importanza. Più saremo in grado di comportarci in modo adeguato tanto prima riusciremo ad avviare la fase 2".
I casi nelle province lombarde
La provincia più colpita della Lombardia è sempre quella di Milano, dove sono arrivati a 15.546 i casi accertati (+269), di cui 5.421 in città (+95). In provincia di Brescia i contagi sono 11.758 (+191), mentre a Bergamo sono 10.629 (+39). A Cremona i casi sono arrivati a 5.407 (+94), nella provincia di Monza Brianza 4.042 (+67), a Pavia 3.536 (+88), a Mantova 2.863 (+115), a Varese 2.106 (+85), a Como 2439 (+154), a Lodi 2.714 (+36), a Lecco 2.030 (+25) e a Sondrio 937 (+71).
Fabrizio Sala: Grazie a chi ci è venuto ad aiutarci
Il vicepresidente lombardo ha ringraziato i medici e gli infermieri arrivati in aiuto della Lombardia da Stati Uniti, Cina, Cuba, Russia, Albania e molti altri paesi. "Grazie a chi ha capito che eravamo e siamo una delle zone più colpite al momento da questo tsunami, come Wuhan, New York e Madrid. La solidarietà arrivata da tutto il mondo ci ha aiutati tantissimo e ci fa capire che la pandemia va affrontata tutti insieme". In vista della possibile riapertura delle attività produttive, chiesta dalla giunta regionale lombarda, Sala ha spiegato che "discuteremo la data del ritorno alla normalità nella cabina di regia con il governo e le altre regioni. Noi vogliamo farci trovare pronti e per questo abbiamo unito rappresentanti della scienza, del mondo dell'economia, i sindacati e i partiti".