Livigno, valanga travolge auto in sosta: ferite una mamma e la figlia di due anni
Una valanga a Livigno (Sondrio) è caduta su una strada e ha travolto un'automobile. Ferite la conducente e la figlia di soli due anni. Tutte e due sono state soccorse, estratte dall'abitacolo sommerso dalla neve e accompagnate al pronto soccorso dell'ospedale di Sondrio. Non dovrebbero essere in pericolo di vita. Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco e i volontari di Livigno. La caduta della slavina si è verificata alle 15 e 30 di ieri, domenica primo aprile, in località Trepalle. La neve si è staccata dal Monte Sforzellina.
Livigno, il bollettino valanghe
A Livigno anche oggi, come testimonia il bollettino valanghe pubblicato sul sito della località sciistica, il rischio slavine è alto. Stando a quanto riporta il bollettino, il pericolo maggiore è rappresentato dalle ‘valanghe a lastroni di vento': "Gli accumuli da vento sono di medie dimensioni e sono facilmente staccabili al passaggio di un singolo escursionista. Alle quote più basse, nei versanti da est a ovest passando da sud è probabile provocare valanghe di neve bagnata. Gli accumuli da vento aumentano con la quota e dovrebbero essere evitati. Le escursioni fuori pista devono essere scelte con attenzione". Pericolo ‘valanghe a lastroni': "Sopratutto lungo i versanti ombreggiati, la neve fresca e ventata non è consolidata con gli strati deboli persistenti sottostanti. I distacchi sono facili da provocare e possono raggiungere dimensioni pericolosamente grandi.La valutazione della stabilità non è semplice, è raccomandata una scelta prudente degli itinerari. Lungo i versanti settentrionali le valanghe possono aumentare notevolmente di dimensioni durante lo scorrimento". Queste le condizioni della neve: "Al di sopra della linea del bosco la neve è stata rimaneggiata dal vento. La neve più recente poggia su strati deboli persistenti è non è ancora consolidata. La parte centrale del manto nevoso è ben assestata. Alla base del manto, in alcuni punti si può trovare brina di profondità. Lungo i versanti meridionali, sulla superficie del manto nevoso si è formata una crosta da fusione e rigelo".