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Legnano, paura per una capotreno 20enne: chiede il biglietto ed è minacciata con un coltello

La ragazza, assunta qualche mese fa, aveva chiesto il biglietto al passeggero che, alterato forse per aver assunto droghe, ha cominciato a minacciarla e inseguirla con un coltello. Polemiche dai lavoratori di Trenord: “Si vive in un clima di terrore e siamo francamente stanchi”.
A cura di Ida Artiaco
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È stata rincorsa e minacciata con un coltello solo per avergli chiesto il biglietto. È stato un vero e proprio incubo quello vissuto da una capotreno neoassunta di Trenord, di soli 20 anni, mentre era in servizio sul convoglio 23055 della tratta fra Varese e Treviglio in transito nel Legnanese. È successo la scorsa domenica pomeriggio: la donna era impegnata nel consueto controllo dei titoli di viaggio quando è stata intimorita da un passeggero che, visibilmente alterato forse per aver assunto sostanze stupefacenti, ha cominciato a urlare contro di lei, mostrandole un coltello.

La capotreno, a quel punto, ha cominciato a fuggire, inseguita dall'uomo armato. La sua fuga è terminata soltanto nei pressi dell'ultima carrozza del convoglio, dove si trova la cabina di guida. Il passeggero ha raggiunto la giovane e ha puntato il coltello verso la sua pancia, ma la ragazza è riuscita a mantenere la calma e ad allertare gli agenti della Polfer, mentre il mezzo era ancora in viaggio tra le stazioni di Busto Arstizio e Legnano. Quando il treno si è fermato in stazione, l'aggressore, approfittando dell'apertura delle porte, è fuggito via. La malcapitata protagonista dell'episodio è illesa ma ancora sotto shock per quanto accaduto. "Si vive in un clima di terrore e siamo francamente stanchi", ha scritto un collega sui social network. La notizia ha fatto presto il giro della rete, e diversi colleghi denunciano una situazione di pericolo.

Non è infatti la prima volta che il personale ferroviario viene messo seriamente pericolo durante l'orario di lavoro. Soltanto lo scorso giugno l'ad di Trenord, Cinzia Farisè, aveva inviato ai prefetti di Milano e Pavia una lettera per chiedere un incremento dei pattugliamenti delle forze dell’ordine su treni e stazioni dopo i ripetuti episodi di violenza a bordo dei convogli sulla Milano-Lecco e sulla Milano-Mortara. "Microcriminalità, atti vandalici, evasione del titolo di viaggio e connesse aggressioni – si legge nella missiva – concorrono a un quadro sempre più precario in materia di sicurezza". Ma, evidentemente, per il momento si tratta di un buco nell'acqua.

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