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Lega, la difesa di Renzo Bossi: “Mai preso soldi. I 49 milioni? Mio padre li lasciò in cassa”

“Non ho mai usato o preso soldi della Lega Nord”. Renzo Bossi torna a parlare e, dopo sette anni di indagini e processi per la presunta appropriazione indebita di fondi della Lega Nord, si difende in un video di sette minuti pubblicato su YouTube. Il ‘Trota’ nega di aver mai usato soldi del partito per pagare multe o per l’acquisto di un’auto e di una laurea in Albania, come gli contesta la Procura di Milano. Sul caso dei 49 milioni assicura: “Erano in cassa quando mio padre si è dimesso da segretario”.
A cura di Simone Gorla
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Renzo Bossi in un fotogramma del video pubblicato su YouTube.
Renzo Bossi in un fotogramma del video pubblicato su YouTube.

"Spero che dopo sette anni di processo si confermi che non ho mai usato o preso soldi della Lega Nord". Renzo Bossi, figlio del fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, ed ex consigliere regionale della Lombardia ha pubblicato su YouTube un video di sette minuti per spiegare, dopo anni di processi, le ragioni della sua innocenza dalle accuse di appropriazione indebita. Un'autodifesa, quella del ‘Trota', affidata ai social.

Renzo Bossi: Multe intestate a me? La Lega non le pagò

"Da sette anni a questa parte continuo a ribadire che il reato di appropriazione indebita non esiste", afferma Renzo Bossi. "Nel 2012 i giornali scrivevano che dentro magiche cartellette trovate negli uffici della Lega c'erano decine di multe intestate a me, pagate dai conti correnti della Lega". Secondo il figlio del Senatur, in realtà, "vennero trovare delle multe, ma mai pagate. In nessuna delle multe trovate dalla Procura di Milano c'è il timbro delle poste, quindi non erano state pagate".

La difesa di Bossi junior: Ho pagato io a Equitalia, i verbali lo dimostrano

"E siccome ero sicuro che la Lega Nord non mi avesse mai pagato nessuna multa – continua l'ex consigliere, due anni dopo dall'inizio dell'indagine, cioè nel 2014, mi recai presso Equitalia dove ritrovai migliaia di euro di cartelle da pagare, nelle quali vi erano tutti i verbali delle multe che la Procura di Milano diceva essere state pagate dalla Lega". La prova che quelle multe non erano mai state pagate dalla Lega, prosegue "è stata depositata nel 2015, ma nonostante ciò la Procura decise di proseguire e accusarmi di aver fatto pagare le multe al partito. Inoltre trovarono altre multe non intestate a me, ma venni accusato anche per quelle".

Auto e laurea in Albania con i soldi pubblici, ‘il Trota' nega tutto

"Venni accusato di aver comprato un'Audi A6 con i soldi della Lega Nord, oltre a essermi fatto pagare l'assicurazione per la stessa auto", ricorda Renzo Bossi. "All'epoca dei fatti la mia auto era un Bmw X5 pagata con un leasing". L'Audi A6, sostiene, l'aveva acquistata il partito ed era intestata al Carroccio. Poi un passaggio sulla notissima vicenda del presunto acquisto di un titolo di studio presso l'Università Kristal di Tirana coi soldi pubblici della Lega. "Non ho mai detto di essermi laureato, sia la polizia doganale albanese che l'ambasciata italiana a Tirana dichiararono che non ero mai stato in Albania. Del diploma di laurea esiste solamente una copia oltretutto con data di nascita sbagliata. A oggi non è mai stato dimostrato il pagamento di questo titolo di laurea".

Renzo Bossi: I 49 milioni? Erano in cassa quando mio padre si dimise

Bossi Junior dice la sua sui "famosi 49 milioni della Lega Nord, che mio padre ha lasciato nelle casse del partito quando si dimise da segretario". Renzo Bossi ribadisce "di non essere mai stato coinvolto in questa vicenda" e afferma: "Non sono discutibili i bilanci della Lega Nord, dove potete andare a controllare la presenza dei 49 milioni di euro quando cambiò il segretario".

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