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Lecco, crollo del cavalcavia sulla SS 36: rimpallo di responsabilità tra Anas e Provincia

Intanto proseguono i lavori intorno al cavalcavia n. 17 della SP49 e il dirottamento del traffico. Ecco com’era il viadotto a luglio del 2016.
A cura di Redazione Milano
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Immagine dal cavalcavia crollato (@LeccoNotizie.com/LaPresse)
Immagine dal cavalcavia crollato (@LeccoNotizie.com/LaPresse)

Quella tra venerdì 28 e sabato 29 ottobre è stata una notte di lavoro senza pausa per Vigili del fuoco, agenti della Polizia stradale di Lecco e tecnici dell'Anas; tutti impegnati a liberare la Superstrada 36 dal cavalcavia caduto ieri pomeriggio. Intorno alle 17.20 di venerdì 28, al passaggio di un tir è crollato il cavalcavia n. 17 della SP49 sulla SS 36 in prossimità di Annone Brianza (Lecco), causando la morte di un automobilista e il ferimento di altre quattro persone. L'autoarticolato trasportava bobine d'acciaio e si suppone fosse particolarmente pesante. Di seguito è possibile vedere il cavalcavia prima del crollo, a luglio del 2016 grazie ai rilievi della Google car che traccia le mappe interattive di Google Street View:

La dinamica e le risposte di Anas e Provincia di Lecco

Un sorvegliante dell'Anas, come spiegato ai nostri microfoni, è giunto sul posto dopo la segnalazione – intorno alle 13.30 – di alcuni calcinacci caduti sulla strada. Ha disposto la chiusura parziale della strada e suggerito lo stesso provvedimento anche per il viadotto. Operazione per la quale è stata chiesta autorizzazione alla Provincia. "Gli addetti della Provincia – si legge in una nota dell'Anas – hanno richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato" intorno alle 17.20. Viceversa la Provincia, nella persona del suo responsabile della viabilità della Provincia di Lecco, Angelo Valsecchi, ha fatto sapere che "Non serviva un'ordinanza, se Anas riteneva di chiudere la strada poteva chiuderla: in emergenza potevamo chiudere il ponte". Concludendo poi che "la comunicazione da Anas alla provincia non era così esplicita".

La Provincia ieri ha risposto così: "Non serviva un'ordinanza, se Anas riteneva di chiudere la strada poteva chiuderla", spiega il responsabile della viabilità della Provincia di Lecco, Angelo Valsecchi spiegando che comunque "in emergenza potevamo chiudere il ponte", ma "la comunicazione da Anas alla provincia non era così esplicita". Intanto viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ha assicurato che verrà aperta un'inchiesta.

Un morto e quattro feriti

La vittima, la cui salma è stata ormai recuperata è Claudio Bertini, 68enne di Civate che al momento del crollo si trovava in auto sotto al cavalcavia. Il pensionato lascia la moglie e una figlia. I feriti, in condizioni serie ma non in pericolo di vita, sono l'autista del tir e tre bambini.

La circolazione

Il tir è ancora sulla strada, mentre procedono le operazioni di soccorso e i rilievi. Permane il suggerimento di evitare il tratto di SS interessato dai lavori. Chi deve procedere verso Lecco, deve uscire dalla superstrada a Nibionno verso Suello. Verso Milano, invece, l'uscita è quella di Suello in direzione Erba (Como) con rientro possibile ad Annone.

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