Lecco, bimbo di tre anni colpito da meningite batterica: è grave, profilassi per i compagni d’asilo
Un bambino di tre anni è ricoverato in condizioni gravi, ma stabili, all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo a causa di una meningite batterica. Sono vacanze natalizie all'insegna della preoccupazione e dell'ansia quelle vissute da una famiglia di Valgreghentino, piccolo paese in provincia di Lecco. Nella notte tra Natale e Santo Stefano il loro figlio si è sentito male: è stato portato dai genitori prima al pronto soccorso di Lecco e poi è stato subito trasferito al nosocomio bergamasco, dove i medici gli hanno diagnosticato una forma di meningite batterica. In attesa di conoscere la tipologia e il ceppo di batterio che ha provocato la grave infiammazione delle meningi (sono infatti diversi, e con differenti gradi di contagiosità), per i famigliari è stata subito disposta la profilassi con antibiotico a scopo precauzionale. L'agenzia per la tutela della salute della Brianza ha disposto lo stesso trattamento anche per i 60 bimbi che frequentano lo stesso asilo dello sfortunato bambino, anche se i medici dell'Ats hanno rassicurato tutti i genitori: il rischio di contagio è molto remoto perché la scuola d'infanzia – l'asilo Causa Pia d'Adda di Valgreghentino – è chiuso dal 20 dicembre e il periodo di incubazione della meningite è di sette giorni. A scopo precauzionale, tuttavia, i bimbi e il personale scolastico sono stati sottoposti a profilassi.
A Villongo (Bergamo) tre casi di sepsi da meningococco
La testata locale "Lecco notizie" ha riportato anche il rassicurante commento del giovane sindaco di Valgreghentino, Matteo Colombo: "La situazione è sotto controllo e sono state prese tutte le precauzioni del caso". Rassicurazioni più che mai utili soprattutto alla luce dei recenti casi di meningite – in quel caso si è trattato di sepsi meningococcica – che hanno colpito il paese di Villongo, in provincia di Bergamo: tre persone si sono ammalate e una, la 19enne Veronica Cadei, è purtroppo deceduta, facendo scattare la profilassi per 70 persone.