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Lecco, bimba di 3 anni si ritrova con 6 dita dopo una fasciatura. L’ospedale: “Si è spostata”

Una bambina di 3 anni di Lecco ha subito tre fasciature all’indice della mano sinistra nel giro di 48 ore. Nel penultimo caso i genitori si sono accorti che le bende avvolgevano un fantomatico sesto dito, anche se dall’ospedale Manzoni hanno subito precisato: “La bendatura era corretta, è possibile che si sia spostata”.
A cura di F.L.
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Un incredibile caso di malasanità o più semplicemente un episodio che, soprattutto nei bambini più piccoli, può capitare? L'interrogativo nasce dopo quanto è accaduto all'ospedale Manzoni di Lecco. Come riporta il quotidiano locale "La provincia di Lecco", una bambina di 3 anni sabato è stata portata dai genitori in ospedale, dopo che continuava a lamentarsi per l'indice della mano sinistra dolorante.

Una radiografia ha rivelato una frattura al dito, che ha richiesto una fasciatura rigida. L'intervento, però, secondo i genitori della bambina non è stato fatto a regola d'arte. Tanto che due giorni dopo, lunedì, il papà della bambina l'ha riaccompagnata al Manzoni per un nuovo bendaggio. Questa volta a eseguirlo, secondo i genitori della piccola, è stata un'infermiera, senza che l'ortopedico presente in sala gessi la controllasse. In serata la scoperta: l'indice sinistro della bimba era libero dalla fasciatura, che sembrava quindi essere stata fatta ad un fantomatico sesto dito. Risultato: ritorno in ospedale per un nuovo bendaggio, il terzo in 48 ore.

La spiegazione dei medici: "La steccatura si è spostata successivamente"

Dall'ospedale precisano: "L’immobilizzazione dell’arto è stata eseguita nel modo corretto e all’uscita dalla sala gessi la piccola paziente aveva una bendatura con splint metallico corretta e regolare". Insomma: va bene che non sempre la sanità italiana funziona correttamente, ma in questo caso nessuno avrebbe fasciato un dito inesistente alla bambina. E dal nosocomio forniscono anche una spiegazione alla foto diffusa dai genitori della bambina e riportata dal quotidiano locale: "È possibile che nei minori in tenera età, come nel caso della bambina protagonista della vicenda, a causa di movimenti improvvisi e per le piccole dimensioni degli arti, steccature e ingessature possano subire degli spostamenti".

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