Le campagne di Milano infestate dal coleottero giapponese
Un pericoloso parassita mette in pericolo le campagne milanesi. Dai prati alle piante ornamentali, dai frutteti ai vigneti: tutti rischiano di essere attaccati dalla Popillia Japonica, un coleottero giapponese. Per ora, fa sapere Coldiretti Lombardia, sono 151 i comuni coinvolti nella lotta all'insetto, che in queste ora è arrivato alle porte di Milano. "Purtroppo negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una vera e propria esplosione di specie straniere che si diffondono nei nostri territori perché non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d'origine", spiega all'agenzia Ansa Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia. Il coleottero giapponese è solo una delle specie infestanti più pericolose. Oltre ad esso ci sono il tarlo asiatico, la vespa del castagno, il pesce siluro, la testuggine dalle orecchie rosse, lo scoiattolo grigio nordamericano, il gambero della Louisiana, la minilepre e la nutria.
Secondo quanto si legge in una dettagliata scheda sull'insetto redatta dalla Regione Piemonte, il coleottero, originario del Giappone, è attualmente presente in Russia (nell’isola di Kunashir, a nord dell’isola giapponese di Hokkaido), Stati Uniti, Canada ed Europa, dove fino a poco tempo fa era segnalato solo nelle isole Azzorre (Portogallo). P. japonica è una specie estremamente polifaga: negli Stati Uniti è segnalata su circa 300 specie vegetali ed è considerata dannosa su oltre 100 piante, sia spontanee che coltivate, comprendenti alberi da frutto (pomacee, drupacee), vite, nocciolo, piccoli frutti, essenze forestali (tiglio, noce nero, acero, faggio, betulla, ontano), colture di pieno campo (mais, soia, erba medica), ortive (es. pomodoro, fagiolo, asparago, zucchino) e ornamentali (es. rosa, dalia).