Lavoro, Amazon apre un nuovo deposito di smistamento a Mezzate: 30 posti a tempo indeterminato
Nuove opportunità lavorative all'interno di Amazon, il colosso dell'e-commerce fondato da Jeff Bezos. La società ha annunciato oggi l’apertura di un nuovo deposito di smistamento da circa 11mila metri quadri con sede a Mezzate, nell'hinterland di Milano. La struttura sarà operativa a partire dal prossimo autunno e servirà a rafforzare il servizio di consegna per clienti e venditori nella zona sud-est della provincia di Milano, nella provincia di Lodi e in parte di quella di Cremona. Importanti le ricadute a livello occupazionale: in una nota la società ha spiegato che il deposito creerà direttamente circa 30 posti di lavoro a tempo indeterminato nell’arco di tre anni dall’apertura. In totale i posti diventeranno oltre 100, considerando l'assunzione stimata di oltre 70 autisti a tempo indeterminato da parte dei fornitori locali di servizi di consegna.
Selezioni già aperte per posizioni manageriali
Per candidarsi alle posizioni aperte si può accedere già a partire da oggi sul sito dell'azienda, nella sezione "jobs" (www.amazon.jobs). Al momento le selezioni riguardano le posizioni manageriali, tecniche e per le funzioni di supporto. A partire dall'estate saranno aperte le selezioni per gli operatori di magazzino, a cui ci si potrà candidare sempre dal sito, dove sono disponibili anche i requisiti richiesti. "In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, siamo orgogliosi del lavoro che stiamo svolgendo nel consegnare i prodotti di cui i nostri clienti hanno più bisogno e supportare le comunità locali attraverso le donazioni effettuate negli ultimi mesi a sostegno di enti come il Dipartimento della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana e il Banco Alimentare", ha dichiarato il responsabile di Amazon Logistics in Italia, Gabriele Sigismondi. Amazon è stata una delle aziende che non ha mai smesso di lavorare anche durante il lockdown per il Coronavirus, come tutto il comparto della logistica che anzi è stato sottoposto a forte stress per via dell'incremento delle vendite online. Una circostanza che da un lato ha consentito di salvaguardare posti di lavoro, ma che certo ha creato in alcuni casi sicurezza agli addetti del comparto.