Lago d’Iseo, paura in mattinata: frana un masso di 2 tonnellate sulla litoranea. Strada interrotta

Un masso enorme è franato improvvisamente lungo la litoranea del lago d'Iseo nei pressi di Riva di Solto, nella Bergamasca. È accaduto giovedì mattina poco dopo le 9: un pezzo della parete rocciosa che costeggia la strada provinciale 469 Sebina Occidentale si è staccato finendo sulla strada e lasciando un enorme solco sull'asfalto. Per fortuna in quel momento non c'erano auto in transito e nessuno è rimasto ferito, ma lo spavento è stato tantissimo per gli automobilisti che hanno assistito alla caduta del masso di almeno tre metri cubi e pesante quasi due tonnellate. Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco di Lovere che hanno chiuso la strada per permettere i lavori di messa in sicurezza: poco dopo i pompieri hanno però notato che lungo la montagna c'era un altro enorme sasso staccatosi dalla parete e pronto a piombare sull'asfalto come il primo. Per fortuna era stato bloccato nella sua caduta da alcuni alberi.
La sindaca denuncia: non è la prima volta che accade. Non ci sono fondi per i lavori
Una situazione causata probabilmente dalla pioggia caduta negli ultimi tre giorni che ha immediatamente reso franabile la montagna. Proprio a causa della pioggia i lavori di messa in sicurezza della strada sono stati interrotti per essere ripresi venerdì mattina: "La strada dovrebbe essere riaperta sabato sera. Non si è fatto male nessuno, ma il mio pensiero va ai miei concittadini che subiranno i disagi di quanto accaduto a causa della strada chiusa", ha spiegato Nadia Carrara, sindaca di Riva di Solto. La prima cittadina ha poi spiegato che non è la prima volta che si verificano episodi del genere su quel tratto di strada. Nonostante la presenza delle reti quando piove troppo non sono sufficienti a gestire i movimenti del terreno. "Se mancano i fondi non si può pensare a interventi di manutenzione risolutivi – ha concluso Carrara – noi possiamo solo sperare che continui ad andare tutto bene e che gli incidenti non abbiano conseguenze gravi. Ma ogni volta che c'è maltempo siamo in ansia".