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“La Verità”: al Piccolo teatro un mix di danza e musica sul fondale originale di Salvador Dalì

Grande attesa a Milano per “La Verità” di Daniele Finzi Pasca, in programma al Piccolo Teatro Strehler dal 27 dicembre all’11 gennaio. Sullo sfondo dello spettacolo surrealistico, un mix di teatro, acrobazia, danza e musica, il fondale dipinto da Salvador Dalí negli anni ’40 a New York per il balletto Tristan Fou.
A cura di Federica Gullace
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Grande attesa a Milano per "La Verità" di Daniele Finzi Pasca, in cartellone al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 27 dicembre all'11 gennaio. Uno spettacolo sensazionale, definito come un poema surrealistico, un mix di acrobazia, teatro, danza e musica, grazie ai 13 artisti che si esibiranno dinanzi al grande fondale originale dipinto da Salvador Dalí negli anni quaranta a New York, per il balletto "Tristan Fou". Un pezzo unico d’arte, i cui schizzi originali, realizzati da Dalì nel 1938, rubati dai nazisti e ritrovati dopo la fine della guerra, vennero affidati alla Fondazione Dalí Figueras, a Barcellona. Ma sul fondale si susseguono diverse storie: terminate le repliche di Tristan Fou, l’opera scomparì fino al Natale del 2010, quando la fondazione europea che ne aveva acquisito la proprietà, contattò Finzi Pasca proponendogli la realizzazione di uno spettacolo con, sullo sfondo, il fondale di Dalí, con l’unica condizione che l’identità del committente rimanesse anonima. E così è stato.

Una storia surreale, con un vero Dalì in scena

Come si legge sul sito ufficiale del Piccolo Teatro, nella sezione appositamente dedicata all'opera, lo spettacolo narra "La Verità, cioè tutto ciò che abbiamo sognato, ciò che abbiamo vissuto, ciò che abbiamo inventato, tutto quello che fa parte della nostra memoria. Una storia surreale di mani con dita lunghissime, ombre che deformano le proporzioni, rosso sangue, bianco, il blu del mantello di Maria, scale sospese nel vuoto, equilibri impossibili, corpi che si dislocano, piume e paillettes come se la storia prendesse vita in un vaudeville decadente con un direttore che cerca idee per risollevare le sorti della baracca". Insomma, come ha dichiarato Finzi Pasca, "Un vero Dalí in scena? Enorme e bello, toglie il fiato".

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