La storia di Bruno, il primo poliziotto amputato d’Italia: “Resto in divisa, ho vinto io”
Resta in divisa Bruno Varacalli, il trentatreenne poliziotto che, a quasi due anni dall'incidente nel quale perse una gamba, può dunque festeggiare questo suo personale traguardo. E' il primo poliziotto d'Italia in servizio nonostante l'amputazione di un arto, che avrebbe potuto compromettergli la vita e la carriera. E che ora può dire di aver vinto davvero. Era il 5 settembre del 2017 quando la sua vita cambiò per sempre: rientrava dalle ferie in moto sulla A4, in direzione Milano, quando tra i caselli di Brescia Ovest e Brescia Centro, rimase ferito in un incidente. Un copertone di un tir era esploso, facendogli perdere il controllo della moto: fatale fu poi il passaggio si un altro mezzo, che lo travolse a terra.
I soccorsi, il ricovero in ospedale, le operazioni: alla fine per salvarlo i medici dell'ospedale Civile, dove rimase in coma per 11 giorni dovettero amputargli la gamba destra. Un fatto, quest'ultimo, che sarebbe potuto costargli la divisa, in base alle regole. Ma lui non ha mollato. Lentamente, ha iniziato un percorso di riabilitazione, è riuscito a laurearsi e diventare nel contempo anche un atleta ed oggi, può festeggiare il fatto che quella divisa non gliela toglierà più nessuno. Come del resto gli aveva promesso già all'epoca l'allora capo della polizia Franco Gabrieli. E così è stato. Merito della sua forza di volontà, grazie alla quale non ha mollato e si è riguadagnato il diritto a quella divisa da lui tanto agognata.
"Divisa cucita addosso, nessuno te la toglierà"
Anche la pagina Facebook di "Agente Lisa", curata dall'Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale della Polizia, ha voluto raccontare con un lungo post la vicenda di Bruno Varacalli e la sua straordinaria forza di volontà.
Vi ricordate di Bruno, il giovane poliziotto che a causa di un incidente in moto subì l’amputazione della gamba destra sopra al ginocchio? La sua ferrea volontà era di continuare a mantenere l’uniforme nonostante la prassi prevedesse invece il passaggio ai ruoli civili per via dell’inidoneità fisica. Ma i tempi cambiano, adesso ci sono protesi che sostituiscono quasi in tutto e per tutto la funzionalità di una gamba e Bruno aveva dalla sua anche la fiducia del nostro Capo che quando era in rianimazione in pericolo di vita gli ha sussurrato “Bruno è giunto il momento di raccogliere quanto hai seminato. La divisa ce l’hai cucita addosso e mai nessuno te la toglierà”. Bisogna stare al passo con i tempi e Bruno ora in Polizia sarà in forza ai ruoli tecnici e potrà continuare a fare l’investigatore, cosa che gli riesce anche piuttosto bene a sentire i suoi superiori. E poi ci sono loro vicino, la compagna che non lo ha mai lasciato a lottare da solo neanche un secondo e il loro piccolo in arrivo. Bruno dice che il giorno dell’incidente è iniziata la sua seconda vita e le premesse sono piuttosto buone no?