La storia di Alina, che torna a camminare grazie a un esoscheletro di ultima generazione
Alina, 33 anni, non ha più camminato dal 15 agosto del 2015, data di un bruttissimo incidente che le ha cambiato la vita. Lesione incompleta al midollo spinale, la diagnosi dei medici. "L’auto si è ribaltata in un fosso e io sono stata sbalzata fuori. Mi sono accorta di tutto, ricordo tutto, ogni momento: il volo, la caduta, l’arrivo dei soccorsi, l’ingresso in sala operatoria. Sono stata immediatamente cosciente che poteva andare molto peggio, potevo ammazzarmi. Sono stata subito grata di essere ancora in questo mondo", ha raccontato la ragazza, cremonese ma nata in Romania, al Corriere della Sera, che ieri ha pubblicato la sua storia.
Da pochi giorni Alina può alzarsi dal letto, fare qualche passo e seguire un percorso di riabilitazione. Lo fa grazie al dispositivo ReWalk, un esoscheletro meccanico di ultima generazione, che la sorregge e la aiuta a camminare. E' stato il primo meccanismo di questo tipo ad essere stato immesso, nel 2014, sul mercato statunitense. "Le prime volte non ti fidi della macchina, ma della persona che ci sta dietro. Il mio compagno, Francesco, mi sostiene in tutto: mentre ero in terapia intensiva mi ha chiesto di sposarlo. Lo faremo l’anno prossimo. E magari all’altare ci vado con il ReWalk", ha raccontato ancora al quotidiano di via Solferino. Una volta completato il percorso di riabilitazione le verrà rilasciato un patentino con cui potrà usare il ReWalk autonomamente. Per ora il prezzo dell'impianto rimane comunque alto: 50mila euro per acquistarlo, 1500 euro per l'affitto mensile dell'apparecchiatura.