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“La scuola a servizio della filosofia gender”. Ncd contro il corso anti-omofobia

Il capogruppo Ncd in consiglio di zona 8, Eugenio Dell’Orto, si scaglia contro il progetto didattico di un istituto di Quarto Oggiaro, sull’identità di genere. “Questi approcci mirano a scardinare i generi sessuali tradizionali”. Ma sul territorio continuano a fiorire iniziative analoghe.
A cura di An. Mar.
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"Questo progetto apparentemente insegna come si fa un video, ma è solo pretesto per parlare del gender". A tuonare contro l'iniziativa dell'istituto professionale Greppi del quartiere Quarto Oggiaro, che intende dedicare all'omofobia e al bullismo un corso educativo è Eugenio Dell’Orto, capogruppo Ncd nel consiglio di Zona 8. L'esponente di destra si è scagliato contro la delibera che propone di finanziare il progetto scolastico della con 2mila euro di investimenti messa ai voti proprio durante una seduta del consiglio.  "Le scuole italiane – ha dichiarato – stanno diventando un campo di rieducazione secondo la filosofia gender, che mira a scardinare i generi sessuali tradizionali. Noi abbiamo chiesto che almeno sia previsto il consenso dei genitori, sono argomenti delicati".

Un'opposizione dura quella del centrodestra che promette di non cedere sulla questione soprattutto dopo essersi opposto a un progetto analogo che interessava, però, una scuola elementare: l’istituto comprensivo Scarpa di via Clericetti a Milano, in zona Lambrate, che ha chiesto al consiglio di Zona 3 un contributo di 1.500 euro per il progetto “Io sono speciale” sull'identità di genere. Eppure si tratta di un progetto tanto utile quanto necessario, spiega il presidente della Zona, Simone Zambelli (Sel) "vista la lunghissima lista di episodi di violenza legati all’omofobia – dichiara – è fondamentale contribuire alla lotta contro le discriminazione di genere. Peraltro si tratta di un corso di alto profilo, realizzato con Elisabetta Camussi del dipartimento di Psicologia dell’università Bicocca". Dello stesso parere è l’assessore comunale all’Educazione, Francesco Cappelli che non condivide gli scrupoli morali e pedagogici sollevati dal centrodestra: "È un’iniziativa lodevole, voluta da genitori ed insegnanti, sui quali ricade la responsabilità e il merito di questa scelta. Se insegnanti e genitori sono d’accordo credo che nessuno possa eccepire".

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