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La regione Lombardia sospende la fornitura dei test sierologici Diasorin dopo sentenza del Tar

La regione Lombardia ha deciso di sospendere la fornitura di test Diasorin in attesa della decisione dei magistrati sul ricorso presentato dalla stessa azienda dopo che il Tar aveva bocciato l’accordo tra Diasorin e San Matteo di Pavia. “Il test Diasorin è stato scelto in un momento di emergenza – ha spiegato l’assessore Gallera – perchè aveva alcune caratteristiche particolari, poi abbiamo attivato una gara per aprirci anche ad altri fornitori di test ematici”.
A cura di Chiara Ammendola
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Test sierologici nei comuni della Lombardia
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La Regione Lombardia ha sospeso la fornitura dei test sierologici Diasorin, in attesa delle decisioni della magistratura sul ricorso della stessa azienda su decisione del Tar di bocciare accordo con San Matteo di Pavia. Lo ha comunicato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nel corso della discussione di una mozione del M5s, in cui si chiedeva alla Regione "la revoca dell'affidamento diretto" a Diasorin della "fornitura di test per la ricerca degli anticorpi neutralizzanti anti Sars-Cov-2", dopo che il Tar aveva annullato l'accordo di collaborazione tra l'Irccs Policlinico San Matteo e la stessa Diasorin.

Gallera: Test scelto in un momento di emergenza

"Abbiamo sospeso in attesa delle evoluzioni della magistratura – ha spiegato l'assessore Gallera – è stata attivata una gara più di un mese fa, poi vinta da Roche". La Regione aveva infatti indetto un bando per definire gli accordi per una nuova commessa da due milioni di test, aggiudicata proprio da Roche Diagnostics grazie a una offerta da due milioni e 840 mila euro, a quanto pare molto inferiore rispetto a quelle della concorrenza, tra cui la stessa Diasorin. "Il test Diasorin è stato scelto in un momento di emergenza – ha continuato l'assessore perchè aveva alcune caratteristiche particolari, poi abbiamo attivato una gara per aprirci anche ad altri fornitori di test ematici".

De Rosa (M5S): La Regione sta ammettendo i propri errori

"Ora la Regione ammette gli errori portati a galla dalle denunce del M5S – il commento del consigliere regionale pentastellato Massimo DeRosa – Regione Lombardia e Aria oggi agiscono per tutelarsi, ma è gravissimo che in questi mesi si siano spesi tempo e risorse per seguire una percorso che non ha portato da nessuna parte. Ad oggi infatti sono stati spesi soldi, rischiando il danno erariale, per trovarci senza nemmeno la bozza di un piano di screening della popolazione. Siamo a metà giugno e ancora nulla è stato fatto, mentre i numeri del contagio in Lombardia, soprattutto quelli relativi alla percentuale di positivi sui campioni effettuati, stanno ricominciando a salire".

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