La Regione Lombardia anticipa il governo e approva il censimento dei rom
Il consiglio regionale lombardo a trazione leghista supera a destra il governo Conte e approva la mozione per il censimento dei rom presenti sul territorio. La mozione è stata presentata dalla consigliera forzista Silvia Sardone ed è passata con voto segreto con 39 voti a favore, 31 contrari e un astenuto (su un totale di 73 presenti e 71 votanti). Il testo approvato prevede la realizzazione di un vero e proprio censimento di tutti gli insediamenti presenti sul territorio lombardo e il monitoraggio della frequenza scolastica obbligatoria dei minori presenti nei campi, nonché l'avvio di un'indagine per capire l'entità delle risorse economiche impiegate per la gestione dei campi regolari, oltre al contrasto all'accattonaggio.
Presentando la mozione, Sardone ha invitato i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione ad andare a visitare i campi rom con lei perché "i bambini non vanno a scuola e bisogna pensare al loro futuro" ed è inutile parlare di inclusione in astratto, è necessario "salvare i bambini dalla condizione di disagio in cui vivono". La Lega ha appoggiato la mozione di Sardone e ha sostenuto che i veri "discriminati non sono i rom, ma i cittadini che devono subire tutte le problematiche collegate e hanno la sventura di vivere accanto ai campi", Forza Italia invece ha chiesto alla consigliera di modificare il titolo della mozione e di non chiamare l'operazione "censimento" ma bensì "rilevazione dei residenti".
Fratelli d'Italia, come la Lega, ha dichiarato di essere favorevole all'iniziativa mentre il Movimento 5 Stelle ha invece chiesto di portare il testo in commissione "per fare un bel lavoro nell'interesse di tutti e togliere qualsiasi implicazione politica" dichiarandosi favorevoli solamente a una parte della mozione: "Siamo favorevoli alla chiusura degli insediamenti irregolari ma il punto sul censimento andava meglio approfondito", ha chiarito il capogruppo pentastellato Andrea Fiasconaro.
Nel corso della discussione, l'assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato si è detto d'accordo con la mozione della consigliera Sardone utile "a contrastare situazioni di illegalità, degrado urbano e a garantire una civile convivenza. Una mappatura degli insediamenti rom e sinti è già stata fatta nel 2006 da provincia di Milano con Penati. Nel 2009 un simil-censimento è stato fatto da Regione Lombardia in collaborazione con la polizia locale mentre nel 2008 fatto da Comune di Milano. Tenuto conto delle mappature già fatte e al fine di conoscere il contesto in questione per contrastare illegalità e garantire rispetto regole, l'assessorato è già al lavoro con Eupolis Lombardia per mappare gli insediamenti rom e sinti (stima, superficie, popolazione, frequenza scolastica dei minori, tipologie di soluzioni abitative, servizi disponibili, insediamenti irregolari). Sugli insediamenti irregolari chiederò ai sindaci e ai prefetti quali sono state le risorse economiche utilizzate per la gestione dei campi e l'assessorato solleciterà sindaci e prefetti per rimuovere le situazioni di illegalità".
Replicando agli emendamenti presentati, Sardone ha dichiarato di non essere d'accordo con la richiesta avanzata da Forza Italia sottolineando dunque di non essere intenzionata a cambiare "censimento" in rilevazione dei residenti mentre ha accolto l'emendamento della Lega che prevedeva di inserire nel progetto anche i comuni non capoluogo. I Radicali hanno dichiarato voto contrario, Lega Nord favorevole, il gruppo civico si è astenuto, il consigliere Comazzi di Forza Italia ha sostenuto che il censimento è "un atto umanitario censire i rom perché permette ai bambini di andare a scuola e tutela i diritti dei minori", annunciando voto favorevole. Il Partito Democratico ha invece votato contro la mozione Sardone, considerata "razzista e demagogica, che chiede un censimento su base etnica. Sia chiaro che noi siamo per superare i campi, ma per farlo occorrono risorse e politiche ad hoc" ha spiegato la consigliera regionale ed ex assessore alla Sicurezza di Milano Carmela Rozza.