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La professoressa di Bergamo innamorata del suo alunno delle medie: “Ti amo, sono la tua ragazza”

La docente di Bergamo, arrestata ieri, diceva di essere innamorata del 14enne e gli incontri con il suo alunno sarebbero cominciati quando quest’ultimo aveva ancora tredici anni. Questi i messaggi che si scambiavano: “Amore, mi manchi”, scriveva lui. “Sono la tua fidanzata”, rispondeva la donna.
A cura di Enrico Tata
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Lui quattordici anni appena, lei quaranta. Lui studente, lei la sua professoressa di lettere. Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, gli scambi di messaggi tra i due non lasciano spazio a equivoci: "Amore, mi manchi", scriveva lui. "Sono la tua fidanzata", rispondeva lei. La docente di Bergamo diceva di essere innamorata e gli incontri con il suo alunno sarebbero cominciati quando quest'ultimo aveva ancora tredici anni. Gli atti sessuali con minori di 14 anni sono puniti con la condanna da cinque a dieci anni. Secondo il pm Davide Palmieri la relazione tra i due era a tutti gli effetti "una relazione affettiva con atti sessuali". Il magistrato ha chiesto e ottenuto al gip gli arresti domiciliari per la professoressa con l'obiettivo di evitare futuri incontri anche a scuola chiusa. Questo, sostiene il pubblico ministero, per "l'assenza di freni inibitori" della prof.

Gli incontri avvenivano nell'auto della professoressa

Sempre stando a quanto riporta il Corriere, gli incontri avvenivano nell'automobile di lei, durante il giorno. Quando è arrivata la segnalazione in procura di quanto stava accadendo, gli investigatori della polizia hanno cominciato gli appostamenti e hanno verificato che effettivamente tra i due esisteva da mesi un rapporto affettivo. Lunedì la professoressa, se vorrà, potrà raccontare la sua versione dei fatti davanti al gip nell'interrogatorio di garanzia. Il ragazzo, invece, per ora non sarà ascoltato. "In questo momento ogni considerazione sarebbe inadeguata, anche per la serenità dei ragazzi. È un periodo delicato, stanno affrontando le prove d’esame. La vicenda si commenta da sola. Il mondo scolastico degli adulti ha gli strumenti per dare il giusto giudizio", spiega la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Bergamo, Patrizia Graziani.

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