La prefettura: “Solo rifugiati nei centri d’accoglienza”.Ma il Comune di Milano non ci sta

E' rottura fra il Comune di Milano e la prefettura del capoluogo lombardo sulla questione dei profughi. Dal governo è arrivata la richiesta di espellere dai centri di accoglienza tutti quei rifugiati con permesso di soggiorno per motivi umanitari e tenere solo i migranti siriani ed eritrei con protezione internazionale. Una richiesta a cui, stando all'annuncio dell'assessore Pierfrancesco Majorino, il Comune si opporrà. Infatti, secondo Palazzo Marino, chi sarà mandato via dai centri rischierà seriamente di finire sulla strada perché allo stato delle cose non sono prospettate soluzioni alternative.
"L'indicazione della prefettura non ha senso e non farò mai niente per agevolarla. Buttare le persone in mezzo alla strada significa solo aumentare i senza tetto a Milano. Parisi parla di piano d'emergenza per la città ma il problema è il suo amico Alfano, ministro dell'Interno, che non riesce nemmeno a gestire la distribuzione dei richiedenti sul territorio nazionale. Questo comporta che Milano sia costretta ad ospitare nelle sue strutture gente che dovrebbe stare in altre città e in altre regioni", ha dichiarato Majorino. Stando agli ultimi dati, ad oggi sono 2mila i profughi accolti a Milano nelle diverse strutture, 14mila in tutta la Lombardia. Il 10 per cento sono siriani ed eritrei, cioè coloro che potranno rimanere nei centri, mentre il restante 90 per cento sono persone che provengono da aree povere del mondo ma che non godono di tutele internazioni pur avendo un permesso per "motivi umanitari" della durata di 18 mesi.