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Covid 19

La Lombardia lancia la banca del plasma iperimmune: “Tutti i guariti Covid sono invitati a donare”

Con una conferenza stampa convocata per oggi, lunedì 11 maggio, la Regione Lombardia ha lanciato la “banca del plasma iperimmune” per favorire la plasmaterapia e curare i pazienti affetti da Coronavirus con l’infusione del plasma contenente gli anticorpi dei guariti dal Covid. “Accende veramente una grandissima speranza per la cura di questo virus”, dichiarato orgoglioso il presidente Attilio Fontana.
A cura di Filippo M. Capra
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Nel corso della conferenza stampa indetta per oggi pomeriggio, lunedì 11 maggio, durante la quale è stato fatto il quotidiano punto della situazione relativa all'emergenza Coronavirus in Lombardia, l'assessore al Welfare Giulio Gallera e il presidente della Regione Attilio Fontana hanno parlato della plasmaterapia sperimentata dal Policlinico di Pavia e dall'ospedale Carlo Poma di Mantova.

Fontana: Una speranza per la cura del Coronavirus

Come dichiarato dal governatore Fontana, la cura dei pazienti affetti dal Covid-19 tramite infusione di plasma contenente anticorpi superimmuni (o iperimmuni), "è qualcosa di importante perché accende veramente una grandissima speranza per la cura di questo virus". Per questo motivo, Fontana ha ringraziato tutti coloro i quali hanno reso possibile che ciò accadesse, "perché hanno aperto una strada che adesso è seguita anche in altre parti del mondo". Inoltre, il presidente della Lombardia ha svelato che "questa mattina ho avuto un colloquio telefonico con il ministro Speranza che mi ha confermato che il Governo ha dimostrato particolare interesse per proseguire su questa iniziativa e che a sua volta ha indicato come i due punti di riferimento sperimentatori l'Università di Pavia e quella di Pisa, con ulteriori secondari ma non meno importanti sperimentatori Mantova, Brescia e Bergamo". Il merito di tale cura è da attribuire interamente al Policlinico di Pavia e al Carlo Poma di Mantova, ha poi chiosato Fontana.

Gallera: Lanciamo la banca del plasma iperimmune

Anche l'assessore Gallera ha preso la parola, annunciando il lancio della "banca del plasma iperimmune". "Da qui ai prossimi giorni – ha proseguito Gallera – si definirà un protocollo per la donazione del sangue e del plasma, per le modalità con cui dovrà essere fatto". La plasmaterapia infatti funziona grazie alla trasfusione di plasma previa donazione di sangue di soggetti guariti dal Covid che hanno quindi sviluppato i cosiddetti anticorpi iperimmuni. Per questo motivo, come specificato da Gallera, la raccolta delle donazioni da parte dei "tanti guariti che abbiamo", procederà con la "convocazione" da parte delle Asst di tutti i cittadini che si sono lasciati l'infezione alle spalle. Negli ospedali, "prima si verificherà il livello di immunità e di forza degli anticorpi nel loro plasma", spiega Gallera, che aggiunge: "In seconda battuta, una volta individuata la capacità, a loro verrà chiesto di fare la donazione del plasma".

Professor Baldanti: Presto sulle riviste scientifiche

I pazienti che hanno ricevuto cure tramite la plasmaterapia avevano "un diverso grado di insufficienza respiratoria: sette erano intubati, tutti avevano necessità di ossigeno e non erano in età avanzata". Questo quanto dichiarato dal direttore dell'Unità di Virologia del San Matteo di Pavia, Fausto Baldanti. Il virologo ha poi parlato del futuro della terapia, per la quale "non possiamo prevedere quando diventerà prassi", anche se "giovedì avremo tutti i dati organizzati per presentare la sperimentazione alle riviste scientifiche". Per il momento la plasmaterapia è stata somministrata a pazienti maggiori di 18 anni con gravi problemi respiratori e polmonite interstiziale bilaterale. Il professor Baldanti ha poi rivelato che "per una mortalità attesa di un decesso atteso ogni 6 paziente, con la cura si è verificato un decesso ogni 16".

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