La Gran Loggia d’Italia va a Bookcity e la Lega accusa Pisapia: “Apre le porte ai massoni”

"Siamo alla follia, il sindaco Giuliano Pisapia apre le porte del Comune alla massoneria concedendo una sala del Castello in cui verrà addirittura allestito un tempio massonico", ha esordito con queste parole il consigliere comunale leghista Igor Iezzi, che, dopo aver appreso la notizia sulla presenza della Gran Loggia d’Italia al Castello Sforzesco in vista di Bookcity, l'evento tutto dedicato ai libri e alla lettura a Milano dal prossimo 13 fino al 16 novembre, avrebbe accusato il Sindaco Pisapia di favorire le lobby. Secondo quanto riportato da Repubblica.it, l’incontro, organizzato per presentare al pubblico i segreti della massoneria con l’obiettivo di mostrare una visione libera da pregiudizi e da falsi miti che vedono il tema lobby sempre più ancorato (illustrando alcuni rituali tipici e permettendo al pubblico di intervenire durante l'incontro), prevederà persino l’entrata in un "tempio". A guidare l'incontro, saranno studiosi e vere e proprie autorità della massoneria, come Claudio Bonvecchio, professore di filosofia all'Università dell'Insubria, Giorgio Galli, studioso italiano di storia dei movimenti politici e storia delle dottrine politiche, e Luigi Pruneti, saggista e studioso di esoterismo, da quarant' anni nella Loggia.
Subito è intervenuto l’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno, che ha così difeso l’evento e il Sindaco, assicurando la più totale neutralità e le intenzioni di Bookcity: "Questo incontro è un'occasione, dal punto di vista culturale, di affrontare il tema della massoneria in modo critico, non certo per fare una celebrazione delle logge o per fare propaganda, e questo è assicurato anche dalla presenza autorevole di Galli che farà il contraddittorio. Non ci sarà alcun tempio massonico ricostruito, ma sarà una ricostruzione metaforica: non ce ne sarebbe tecnicamente il tempo, ma soprattutto non lo permetteremmo".